Il processo riguarda anche il giro di usura riconducibile per l'accusa alla famiglia Potenza e un presunto giro di riciclaggio con impiego di capitali di provenienza illecita, inclusi soldi dell'ex boss Lo Russo, nelle attività dei fratelli Iorio.
Per questo filone processuale il pg ha chiesto la riforma della sentenza nei confronti di Assunta e Bruno Potenza, figli di Mario, tra gli imputati principali del processo, deceduto per cause naturali prima della conclusione del processo e ritenuto uno storico contrabbandiere che aveva investito i suoi guadagni nell'usura e tramite il figlio nell'imprenditoria.
In particolare, sono stati chiesti 10 anni per Bruno Potenza con la richiesta di riconoscere l'aggravante della finalità mafiosa all'accusa di aver reivestito soldi di dubbia provenienza e 3 anni per Assunta Potenza per il reato associativo.
Per gli altri imputati è stata chiesta la conferma del verdetto di primo grado.