Afragola. Scritte anti-polizia alla festa per il commissariato Guarda le foto

Afragola. Scritte anti-polizia alla festa per il commissariato Guarda le foto
di Marco Di Caterino
Giovedì 2 Luglio 2015, 08:47 - Ultimo agg. 09:38
3 Minuti di Lettura
Il clan impone al rione di non partecipare alla festa dell’apertura del nuovo commissariato di polizia inaugurato ufficialmente ieri mattina nel rione Salicelle di Afragola.



Un posto difficile fatto di palazzoni e camorra, che accolto l’apertura del nuovo commissariato «in casa loro» con due biglietti da visita che la dicono lunga su quale tipo di rapporto il rione Salicelle di Afragola avrà con il posto di polizia. Il primo riguarda un inquietante messaggio: «Meglio in 4 mura ke un lavoro in questura» – seguito dall’immancabile acronimo A.c.a.b. (dall’inglese tutti i poliziotti sono bastardi) e chiuso con un «Assassini», rivolto agli agenti. La scritta, vergata sull’asfalto, è stata posizionata a pochi metri dalla sede del posto di polizia in modo tale che tutto la potessero vedere. E se questo non fosse bastato, sui 500 tra balconi, finestre e verande che guardano sull’ampio slargo prospicente l’edificio del commissariato, c’erano affacciate solo una decina di persone.



Quasi nascoste dietro tende e tendine, che dopo l’esecuzione dell’inno di Mameli eseguito dalla banda giovanile «Canta, suona e cammina» della parrocchia di San Michele Arcangelo nelle Salicelle, non appena le autorità hanno preso la parola, sono rientrati in casa. Ma non ha parlato al vento il questore di Napoli, Guido Marino, che sicuramente percependo che l’ambiente si trovata di fronte ha esordito dicendo : «Il primo saluto va agli abitanti delle Salicelle, che meritano rispetto. La gente di questo rione deve sapere che la polizia predilige il dialogo e mai la guerra.



L’apertura di questo commissariato non deve essere intesa come un’occupazione militare, ma un’opportunità per alzare il livello di vivibilità e legalità ». Un messaggio che, grazie al potente impianto di amplificazione, è entrato nelle case di tutti. Nonostante gli animi e le imposte sbarrate. La manifestazione è iniziata poco dopo le dieci, quando accompagnato dal sindaco Domenico Tuccillo e dal prefetto di Napoli Gerarda Maria Pantalone, come promesso è arrivato l’onorevole Filippo Bubbico, sottosegretario del ministero degli Interni. Ad accoglierli un parterre di autorità: il presidente del Tribunale di Napoli Nord Elisabetta Garzo, il Procuratore Capo della procura di Napoli Nord Francesco Greco, il prefetto Antonio Cufalo, direttore della direzione centrale Anticrimine della Polizia di Stato, i vertici delle forze di polizia rappresentati dai generali Franco Mottola e Antonio De Vita per i carabinieri, il generale Salvatore Tatta per la Guardia di Finanza. E sono intervenuti anche i sindaci dei comuni di Casoria, Cardito e Crispano, i comandanti delle caserme dei carabinieri della compagnia di Casoria, diretta dal capitano Pierangelo Iannicca, e il colonnello Luca Corbellotti responsabile del comando territoriale di Castello di Cisterna.



Nel saluto alle autorità il sindaco Domenico Tuccillo ha evidenziato lo sforzo dell’amministrazione per l’apertura della nuova e più funzionale sede del posto di polizia. «Il quartiere non deve essere un problema, ma un'opportunità per la città di poter usufruire delle strutture a verde, strutture sportive e asilo nido che aprirà dal prossimo autunno e per cui stiamo lavorando. Quella di oggi - ha concluso Tuccillo - è un'occasione splendida per dare seguito ad un programma di interventi per i cittadini, per sentirsi più sicuri e più garantiti nella loro sicurezza e per la loro libertà». Ha puntato sulle politiche del lavoro il senatore Bubbico, che ha chiuso gli interventi affermando che «quello che si realizza qui, non ha eguali in assoluto. Questo presidio di legalità, è di vitale importanza per il territorio.



Una risposta fondamentale la potrà dare solo il lavoro, che non viene dall’alto, ma dall’attuazione di politiche sane in un ambiente sano». Poi una deliziosa bambina, figlia di uno degli agenti in servizio nel commissariato, per niente intimorita da tagliato il nastro, seguito da un rinfresco.