Pompei. Maxi-parcheggio sequestrato nell’area dell’ipermarket Carrefour

Pompei. Maxi-parcheggio sequestrato nell’area dell’ipermarket Carrefour
di ​Susy Malafronte
Venerdì 31 Ottobre 2014, 08:55 - Ultimo agg. 09:07
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Pompei. Blitz di polizia e guardia di finanza in un parcheggio all’ombra degli scavi. Sequestrati 6mila e 400 metri quadrati di superficie antistante il supermercato Carrefour. Gli agenti del commissariato di Pompei, coordinati dal vicequestore aggiunto Maria Rosaria Romano, e le fiamme gialle del comando gruppo di Torre Annunziata, agli ordini del tenente colonnello Carmine Virno, hanno contestato alla ditta che ne gestisce il servizio di sosta a pagamento la mancanza dell’impianto di smaltimento delle acque piovane.

Nel corso degli accertamenti, infatti, è emerso che il parcheggio era sprovvisto di idonei impianti di smaltimento delle acque piovane che, in caso di precipitazioni, si riversano in vasche non a tenuta.

Il titolare della ditta di parcheggio a pagamento aveva presentato regolare «SCIA» (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) all’ufficio tecnico comunale, non ottemperando, però, alle prescrizioni in merito allo smaltimento delle acque piovane.

L’autorità giudiziaria, visti gli atti prodotti dalla polizia e dalla finanza, ha disposto il sequestro tutta l’area di via Plinio. La magistratura ha concesso l’utilizzo della sola zona immediatamente prospiciente il supermercato, (di circa 3mila e 800 metri quadrati), limitandone l'utilizzo al solo ingresso pedonale e alle attività di carico e scarico delle merci.

Il sequestro giudiziario ha, però, prodotto dei risvolti negativi per l’economia dell’azienda Carrefour. «Noi siamo totalmente estranei ai fatti giudiziari contestati al titolare dell’area di parcheggio e degli stabili annessi» - tiene a precisare il responsabile commerciale della società francese che opera nella grande distribuzione - La nostra azienda paga un affitto annuo al titolare per l’utilizzo dei locali, adibiti al supermercato, e per offrire alla nostra clientela il parcheggio gratis.

Purtroppo il sequestro dell’area ha prodotto e produrrà gravi perdite economiche al punto vendita. . Il punto vendita Carrefour di Pompei impiega 30 persone e crea un indotto di decine di fornitori pompeiani. Sono circa 60, infatti, le famiglie che vivono grazie al punto commerciale pompeiano.

Un calo di vendite, in un periodo di congiuntura economica negativa, potrebbe essere un campanello di allarme per il mantenimento dei posti di lavoro.

«Investire soldi privati in un periodo di crisi – spiega uno dei responsabili dell’azienda francese – è sinonimo di coraggio e di fiducia. Nonostante la concorrenza del settore sia enorme e, sempre più difficile da tener testa, noi cerchiamo di offrire quanti più servizi, uniti alla qualità dei prodotti, alla clientela. Senza un parcheggio tutti i nostri sforzi verranno meno».

Vista la posizione strategica, il supermercato si trova proprio di fronte agli ingresso degli scavi archeologici, il 40 per cento della clientela parla straniero. I turisti dell’area archeologica, in particolare le comitive di studenti, prima di ripartire da Pompei si riforniscono di prodotti tipici locali (liquori, pasta e formaggi). «Questo, in termini finanziari, si traduce in economia che si muove non solo per Pompei ma per tutta la Campania visto che i prodotti acquistati dagli stranieri sono Doc, Docg e Dop di tutta la Campania».