Santo Mamozio e la sua maledizione su Pozzuoli ogni volta che viene spostato

La statua di Santo Mamozio
La statua di Santo Mamozio
di Elisabetta Froncillo
Mercoledì 7 Ottobre 2015, 13:52 - Ultimo agg. 17:06
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Mentre la terra trema, a Pozzuoli riaffiorano le leggende e le credenze popolari. E riemerge una maledizione, quella che il popolo vuole collegata ad una statua conosciuta come di Santo Mamozio, ma che in realtà raffigura il vescovo Martín de León Cárdenas, prelato che tra il 1630 e il 1650 ha promosso Pozzuoli e operato sul territorio per arricchirla.



La statua, posta in piazza della Repubblica, nel borgo storico della città sarebbe all'origine di una scaramanzia: ogni volta che la scultura cambia locazione – come i racconti popolari tramandano - su Pozzuoli si abbatte qualche disgrazia. Lo storico Antonio Isabettini ha messo insieme una serie di racconti della popolazione e ha ricostruito la leggenda.



Attualmente in piazza della Repubblica sono in corso dei lavori di riqualificazione del programma Piu Europa: al termine la statua dovrà essere spostata a pochi metri da dove si trova ora, in uno spazio dove anticamente già era stata per un breve periodo. Con l'avvicinarsi della conclusione del cantiere, stanno avvenendo cose strane in città.



«Cominciamo col dire che “non è vero, ma ci credo» - afferma Isabettini - «Ma con l'avvicinarsi della data del trasferimento della statua, su Pozzuoli si sono scatenati i quattro elementi della natura». In ordine vengono ricordati: la tempesta di vento improvvisa dell'estate scorsa; la grandinata del secolo, un mese fa, con chicchi di ghiaccio piovuti dal cielo da oltre un chilogrammo; un incendio che ha divorato le colline puteolane qualche settimana. Ed infine le scosse di questa mattina.



«Saranno sicuramente tutte coincidenze – continua Isabettini – però aria, acqua, fuoco e terra si sono scaraventati contro la nostra terra, dando spazio a quella che è la leggenda». L'ultimo evento nefasto che ci è dato conoscere risale al maggio 1964 quando la statua del vescovo fu portata dal centro di Pozzuoli alla villa comunale in via Carlo Rosini. Da quel momento per oltre venti anni, fino a quando la statua è ritornata al suo posto, sulla città si sono abbattuti diversi eventi negativi. Proprio nel 1964 un incendio divorò il Duomo del Rione Terra, riaperto al pubblico soltanto lo scorso anno. Lo stesso Duomo che il vescovo de Leon aveva ristrutturato. Nel 1970 ci fu poi l'evacuazione totale dell'antica acropoli, e dal 1983 al 1985 delle scosse bradisismiche flagellarono Pozzuoli. Tutti i mali smisero di abbattersi sulla città appena il vescovo tornò al suo posto, alla fine dell'85. Così come non esiste la maledizione, neanche Santo Mamozio è mai esistito.



È legato tutto alla tradizione popolare: nel 1704, nella stessa piazza della Repubblica, fu posta una statua di un console romano, trovata acefala durante degli scavi, con il nome di Marvozio. Il nome fu cambiato attraverso il dialetto in Mamozio, e divenne segno di derisione per la buffa testa che fu ricostruita sul corpo di marmo. La statua fu poi spostata, e ora si trova presso il museo del Castello di Baia.

Ma il nome è rimasto per sempre associato al vescovo de Leon Cardenas, fino a coniarne il nome della iattura.