Quartieri, il racket delle affissioni dietro l’omicidio

Quartieri, il racket delle affissioni dietro l’omicidio
di Leandro Del Gaudio
Martedì 5 Maggio 2015, 10:03
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Un episodio isolato, da calare in un contesto ad alta tensione criminale. Ne sono convinti gli inquirenti che indagano sull’ultimo agguato ai Quartieri Spagnoli. Omicidio di Mario Mazzanti, c’è una convinzione di fondo: non c’è una faida in corso. Scenario complesso, si fanno ipotesi per mettere a fuoco moventi e responsabilità. Si parte dalla vita della vittima, dalle sue abitudini criminali. Non sfugge un accostamento suggestivo, un’ipotesi che al momento viene vagliata assieme ad altre piste: il racket sulle affissioni elettorali, non fosse altro per la vicinanza alle elezioni regionali, un appuntamento che muove attenzioni diverse. Partiamo dal basso, dal livello meno vistoso, quello legato alle affissioni dei manifesti elettorali, su spazi autorizzati e no. Una storia nota, qui ai Quartieri Spagnoli esiste una sorta di tariffario imposto sotto traccia all’insegna del quieto vivere. Galoppini, attacchini, simpatizzanti conoscono regole non scritte.



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