Napoli. Dopo il flop inversione di rotta per la differenziata: si ricomincia dai Quartieri Spagnoli

Napoli. Dopo il flop inversione di rotta per la differenziata: si ricomincia dai Quartieri Spagnoli
di Valerio Iuliano
Domenica 21 Settembre 2014, 13:32 - Ultimo agg. 13:58
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Il potenziamento della raccolta differenziata, la realizzazione di un impianto di compostaggio e la lotta alle minidiscariche abusive. Sono questi gli elementi principali del nuovo piano sui rifiuti che il Comune presenterà domani. Un progetto tanto ambizioso quanto ricco di incognite, a partire dal prelievo «porta a porta», uno dei punti deboli del ciclo di gestione dei rifiuti.



Il netto incremento delle percentuali di raccolta è un imperativo categorico per i vertici di Palazzo San Giacomo. E l'obbligo deriva dagli scarsi risultati ottenuti nel 2013. Circa 100mila tonnellate di spazzatura sono state correttamente separate lo scorso anno.



Una cifra che corrisponde al 20,3%, secondo i dati dell'Ispra, l'istituto Superiore per la Ricerca Ambientale. Troppo poco, rispetto al 44% della media regionale ed al 42,3 di quella nazionale. Ma per il 2015 De Magistris e Sodano assicurano un'inversione di rotta. Entro la fine di settembre il porta a porta sarà esteso a tutti i Quartieri Spagnoli, «una sfida da far tremare i polsi ma che siamo convinti di vincere», fanno sapere da Asìa.



Si concluderà la settimana prossima la distribuzione dei kit ai 20mila residenti e agli esercizi commerciali della zona. Il nuovo sistema di prelievo coinvolgerà gli abitanti delle strade comprese tra via Montecalvario e Piazza Plebiscito, mentre nelle altre zone dei Quartieri la raccolta domiciliare è già attiva dalla fine dello scorso anno.



I cittadini avranno a disposizione fasce adesive per consentire l'identificazione delle buste contenenti multimateriale pesante. Ma quello dei Quartieri è solo un anello della catena. Il passo decisivo è il potenziamento della raccolta nelle altre zone già investite dal porta a porta. Il cambio di marcia auspicato dal Comune è legato anzitutto al miglioramento del sistema a Bagnoli e a Posillipo, due quartieri che hanno fatto registrare una battuta d'arresto negli ultimi mesi.



A Bagnoli sarà inaugurato tra due settimane un nuovo metodo, basato sull'unificazione del calendario di prelievo dei materiali. Da domani a viale Campi Flegrei sarà allestito un infopoint a beneficio dei residenti. Analoghe innovazioni si annunciano per ottobre a Posillipo. Tuttavia il progresso nelle percentuali di differenziata dipenderà - forse ancora di più - dai quartieri che non attuano la raccolta domiciliare. Ovvero la maggioranza in città. Un più alto numero di campane nelle strade è, per ora, la soluzione, mentre l'auspicio è quello di un maggiore senso civico dei napoletani.



Ma il progetto del Comune comprende anche l'impianto di compostaggio di Scampia. «Lo faremo sicuramente e siamo già a buon punto», assicura il vicesindaco con delega all'Ambiente Tommaso Sodano. Il sostegno finanziario degli istituti di credito è la condizione necessaria per la realizzazione del biodigestore, in grado di trattare la frazione umida dei rifiuti.



Una fitta rete di incontri tra il Comune e le banche è in programma per la prossima settimana. Infine, la guerra alle minidiscariche abusive che a Napoli spuntano come funghi. L'ultimo caso si è verificato ieri a Piazzetta Bagnoli, dove due furgoni hanno depositato sui marciapiedi rifiuti tossici. «Accade molto spesso che degli incivili vengano a Napoli a scaricare immondizia, ignorando tutte le regole», spiega il presidente di Asìa Raffaele Del Giudice.



Un'altra consuetudine è quella dei furti di rifiuti. «Sono quelli che sottraggono ingombranti ai cittadini - riprende il numero uno della municipalizzata - assicurando loro di portarli alle isole ecologiche.
Poi, invece, li lasciano sulle strade».