Napoli. Saldo mini-Imu, il grande pasticcio: salta il rimborso. Beffati 200mila contribuenti

Napoli. Saldo mini-Imu, il grande pasticcio: salta il rimborso. Beffati 200mila contribuenti
di Valerio Iuliano
Sabato 20 Dicembre 2014, 03:35 - Ultimo agg. 11:41
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Circa 200mila contribuenti beffati, per un rimborso che non è mai arrivato, a dispetto delle promesse di quasi un anno fa. Il rimborso, più volte annunciato dal Comune di Napoli nello scorso gennaio, riguardava il saldo Imu 2013.



Risale alla primavera del 2013 la decisione del governo nazionale di esentare i contribuenti dal pagamento della tassa sulla prima casa, a colpi di decreti legge. Dopo alcuni mesi, però, i tecnici del governo Letta si accorsero che non c'era una copertura economica sufficiente per abolire del tutto la gabella. E così l'Imu si trasformò in «Mini-Imu». Ovvero una tassa meno onerosa della precedente, ma pur sempre una tassa. Tra i contribuenti più penalizzati dalla novità ci furono, manco a dirlo, i napoletani. La motivazione? Per i tecnici del governo il saldo Imu riguardava anzitutto i Comuni - Napoli in primis - che avevano fissato l'aliquota sulla prima casa al tetto massimo del 6 per mille. E perciò la nuova imposta doveva servire a coprire, in buona parte col denaro dei contribuenti, la differenza tra l'aliquota massima e quella base del 4 per mille.



Molto tempestivo fu il ricorso di Palazzo San Giacomo contro il saldo Imu. Ma il dispositivo del Tar del Lazio, pur accogliendo nella sostanza le argomentazioni del Comune, non evitò ai napoletani il pagamento della tassa cancellata e poi resuscitata. La sentenza si limitò a disporre la «sospensione incidentale» del decreto contestato, senza tuttavia cancellare i versamenti. Il Comune annunciò, attraverso l'assessore al Bilancio, che a ottobre i cittadini sarebbero stati rimborsati - nella misura del 50% - della somma indebitamente versata, dopo una nuova pronuncia del Tar.