Napoli. Visite mediche specialistiche ridotte: è protesta

Napoli. Visite mediche specialistiche ridotte: è protesta
di Marisa La Penna
Sabato 26 Luglio 2014, 10:41 - Ultimo agg. 11:17
3 Minuti di Lettura


«Ancora una volta i cittadini di Napoli vengono penalizzati nell’assistenza sanitaria. I tagli della Regione, che già privano la popolazione campana di tante prestazioni sanitarie regolarmente concesse nel resto d’Italia, hanno indotto la Asl Napoli 1 Centro a ridurre drasticamente le visite specialistiche domiciliari per i cittadini allettati e/o impossibilitati a raggiungere gli ambulatori. Ancora una volta colpite le fasce deboli ed anziane». È l’atto di accusa firmato dai medici specialisti del Sumai che, «non condividendo le scelte aziendali, hanno già espresso la propria protesta alla Dirigenza Asl e invitano tutti i cittadini che si sentono penalizzati, a denunciare alle Autorità competenti e alla Regione Campania la mancata assistenza». Nel volantino sono anche indicati i recapiti per aderire alla mobilitazione guidata dai sindacalisti in camice bianco per contestare la circolare delle aziende sanitarie che ai professionisti convenzionati, al lavoro in città ma anche nell’area flegreo-domizia, chiede di ridurre del 60 per cento le visite specialistiche domiciliari. Contro il provvedimento, il segretario provinciale del Sumai, Gabriele Peperoni, ha anche inviato una lettera aperta, indirizzata ai direttori generali dell’Asl Napoli 1 Centro e dell’Asl Napoli Nord, ricordando quanto il tema sia centrale attraverso le dichiarazioni dello stesso subcommissario alla sanità Mario Morlacco che, nel corso dell’ultimo congresso organizzato proprio dal Sumai, ha affermato: «La miglior cura è quella che si fa in casa propria». In quella circostanza Michele Schiano, presidente della commissione regionale Sanità, aveva invece evidenziato come in Campania le cure domiciliari sono molto al di sotto del target previsto, e l’Asl Napoli Nord, con il suo 1,7 per cento di attività, ancora lontana. Servizi, dunque, da potenziare anziché ridurre anche alla luce degli indirizzi rilanciati dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che in diverse interviste e incontri ha dichiarato più volte: «Vogliamo agire in senso opposto ai tagli lineari. Possiamo risparmiare e ottimizzare le cure con il piano quinquennale per la deospedalizzazione e le cure domiciliari che stiamo perfezionando». E invece, fa notare Peperoni, «è arrivata la circolare che riduce le visite specialistiche». Una mossa che non aiuta, peraltro, secondo il sindacalista, a centrare altri obiettivi previsti da contratto. Come«l’abbattimento delle liste di attesa» e «l’erogazione delle prestazioni secondo quanto previsto dai livelli essenziali di assistenza».

Le Asl, se da un lato chiedono di ridurre le visite domiciliari, dall’altro scendono in campo per «proteggere» gli anziani contro la solitudine e il caldo. Dice Giuseppe Tortora, rappresentante dei medici di famiglia: «La Asl Napoli 1 Centro, con il direttore Ernesto Esposito, ci hanno inviato una nota, encomiabile, nella quale si sollecitano i medici di famiglia a partecipare al piano voluto dal ministero a favore degli anziani. In particolare è stato attivato un call center (numero verde a gestione del Dipartimento delle Fragilità) con funzione di ascolto, informazione, orientamento, ricezione e gestione delle chiamate».

Inoltre, aggiunge Tortora, è prevista «l’attivazione di una Rete di Assistenza, dedicata alla problematica ”Emergenza Estate”, all’interno della “Rete dei Servizi Geriatrici aziendali” con due équipe specialistiche domiciliari composte da geriatri ed infermieri attive dalle 8 alle 20 nei giorni prefestivi e festivi del mese di agosto e nella settimana di Ferragosto. E una équipe specialistica domiciliare è operativa dalle 8 alle 14 nei giorni feriali di agosto, servizio attivo su chiamata diretta dei cittadini».
© RIPRODUZIONE RISERVATA