Sanità, arrestato un funzionario regionale
«Imprenditore conosceva test universitari»

Sanità, arrestato un funzionario regionale «Imprenditore conosceva test universitari»
Martedì 21 Ottobre 2014, 12:18 - Ultimo agg. 22 Ottobre, 21:33
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Un funzionario dell'assessorato regionale alla Sanità è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di corruzione. Avrebbe ricevuto il pagamento di alcune crociere e l'assunzione del figlio presso una farmacia dall'imprenditore farmaceutico Nazario Matachione (nella foto), già in carcere da alcuni giorni nell'ambito dell'inchiesta su presunte irregolarità negli accertamenti fiscali da parte della Guardia di Finanza, e in cambio avrebbe favorito l'espletamento di pratiche riguardanti lo stesso Matachione.

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Il funzionario, Umberto Celentano, è in servizio presso l'ufficio regionale che si occupa del settore farmaceutico.

Nei suoi confronti è stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare emessa su richiesta del procuratore aggiunto Alfonso D'Avino e dei pm Henry John Woodcock e Celeste Carrano.

I test universitari. Nazario Matachione, l'imprenditore farmaceutico raggiunto oggi da una nuova ordinanza di custodia in carcere, avrebbe conosciuto in anticipo i test di ammissione alla facoltà di Farmacia della Federico II che avrebbe comunicato ad alcuni conoscenti.

È quanto emerge dalle indagini che hanno portato oggi all'arresto del funzionario regionale Umberto Celentano e all'esecuzione di una nuova misura cautelare nei confronti dell'imprenditore, già in carcere nell'ambito dell'inchiesta su un giro di verifiche fiscali pilotate. La circostanza è emersa da intercettazioni telefoniche nel corso delle quali Matachione rassicurerebbe gli interlocutori di riuscire a entrare in possesso delle domande: «Me la danno il giorno prima, due giorni prima, non è che me la danno sette giorni prima».

Nell'ambito della nuova indagine la procura ha fatto eseguire stamane perquisizioni domiciliari nei confronti di un docente di Farmacia, il presidente dell'Ordine dei farmacisti, Vincenzo Santagada, e del responsabile della relativa segreteria studenti, nel filone di inchiesta sui test per l'ammissione alla facoltà di Farmacia della Federico II. Dalle intercettazioni telefoniche infatti è emerso che Nazario Matachione riusciva a sapere con uno o due giorni di anticipo quali test sarebbero stati sottoposti agli studenti e che in questo modo aiutò il figlio di un amico medico a superare la prova. Al padre, che attendeva l'esito positivo dei test per ringraziarlo, l'imprenditore disse con noncuranza che l'esito era «scontato».