L'atmosfera è frizzante e solenne al tempo stesso: solenne quando tocca agli inni nazionali, italiano e americano, e ai saluti delle autorità; frizzante quando si brinda e si balla, fino al tramonto, sulle note delle canzoni country del gruppo Terza Classe, scoperto per caso dal console Barrosse in una delle missioni in città e subito assoldato per l'occasione.
Testimonial della serata, dedicata alla madre terra, sono il prefetto Gerarda Pantalone e il sindaco Luigi de Magistris che, insieme con il console generale, piantano nel giardino del Consolato due alberi: un ulivo e un melo. «Abbiamo pensato all'Expo in corso a Milano, un evento su cui gli Stati Uniti hanno voluto investire e che seguono con grande attenzione - racconta la diplomatica - e abbiamo deciso che sarebbe stato importante compiere un piccolo gesto concreto per dimostrare non solo che amiamo la terra ma anche che la rispettiamo e lavoriamo per proteggerla e valorizzarla».
Gli alberi cresceranno nel quartier generale americano all'ombra del Vesuvio, come simbolo di amicizia tra i due Paesi. «Il melo ci ricorda la Grande Mela, New York, e gli Stati Uniti, l'ulivo è uno dei simboli dell'Italia ma anche della pace - spiega Barrosse - Ci sembrano perfetti per testimoniare i rapporti di collaborazione da una parte all'altra dell'Atlantico».
I festeggiamenti per l'anniversario dell'Indipendenza americana non finiscono qui. Sabato, infatti, si rinnova il tradizionale appuntamento (solo su invito) al Carney Park a Pozzuoli per la festa del 4 luglio organizzata dalla Us Navy, con l'immancabile gara tra mangiatori di hot dog, l'appetitoso concorso per l'apple pie più gustosa, le «agguerrite» partite a soccer e baseball e gli spettacolari fuochi d'artificio.