Choc nel Napoletano: «Sono di Hezbollah, la pagherete tutti». Ma per i giudici serve una perizia psichiatrica

Choc nel Napoletano: «Sono di Hezbollah, la pagherete tutti». Ma per i giudici serve una perizia psichiatrica
di Dario Sautto
Sabato 21 Novembre 2015, 15:04 - Ultimo agg. 19 Novembre, 20:06
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Sorrento. «Sono di Hezbollah, la pagherete tutti». Bouazza Laafou ha 26 anni, è nato a Khouribga in Marocco, e da una decina d'anni è residente in Italia. Ieri è stato fermato dalla polizia a Sorrento: passeggiava con uno zaino «sospetto» e con un abbigliamento insolito.

Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale perché non voleva farsi prendere le impronte digitali, il 26enne - che prima era residente a tra Poggiomarino e Boscoreale, ora è senza fissa dimora - è stato portato in un'aula del tribunale di Torre Annunziata.

Al giudice Antonio Pepe ha detto di far parte del gruppo di Hezbollah, «quelli che amano Allah» ha spiegato, e di non aver apprezzato il trattamento dei poliziotti. «Non ho fatto niente, me la pagherete».

Il giudice, dopo averlo ascoltato, ha convalidato l'arresto e ha comunicato al suo avvocato d'ufficio, Carmine Iovino, che Laafou sarà sottoposto ad una perizia psichiatrica già la prossima settimana.

Niente allarme terrorismo, dunque.

Al 26enne è stato restituito anche lo zaino sospetto: all'interno un letto da campeggio, un fornellino ed una confezione di ceci. Sotto ai vestiti, il busto era cinto da una catena: «Il ferro fortifica» ha detto.

Inquientante, però, una segnalazione fatta dalla Questura di Salerno lo scorso mese di febbraio: il 26enne marocchino andava in giro con tubi di metallo, chiodi e pallini, «materiale utile alla fabbricazione di un ordigno artigianale» secondo gli esperti.