Torre Annunziata. Riapre Villa Parnaso, ospiterà anche un museo della pasta

Villa Parnaso
Villa Parnaso
di Giovanna Sorrentino
Sabato 3 Ottobre 2015, 09:54
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TORRE ANNUNZIATA. I lavori di restauro sono iniziati circa un anno fa e termineranno entro il 31 gennaio: Villa Parnaso, luogo di storia e di cultura, diventerà il punto di collegamento tra il centro cittadino, corso Vittorio Emanuele III, e il lungomare Marconi di Torre Annunziata. Un progetto ambizioso, già pensato nel 2002 e che tra pochi mesi diventerà realtà. L’edificio risalente al ’700 è situato al centro tra la città e il mare, ma per anni è rimasto abbandonato a se stesso, pur essendo una vera e propria oasi nel deserto, in cui potersi rifugiare dai ritmi frenetici della quotidianità.



Era fatiscente e pericolante, un vero e proprio ricettacolo di rifiuti. Ieri mattina, in vista della fine dei lavori, si è tenuto un tavolo tecnico tra il sindaco di Torre Annunziata Giosué Starita e l’architetto della Città Metropolitana di Napoli Giuseppe Napolitano nella succursale del liceo Cristore, per discutere delle modalità di utilizzo della Villa da parte di Palazzo Criscuolo. Villa Parnaso ospiterà al suo interno veri e propri musei, per valorizzare le tradizioni locali, dalla pasta agli opifici. Le stanze ricche di affreschi infatti, verranno utilizzate per esporre macchinari antichi, per ricordare le usanze che rappresentano la storia della città oplontina.



L’esterno del Palazzo invece diventerà un parco verde che sarà fruibile a tutti i turisti e ai cittadini. Il mare e la parte sana della città quindi, verranno valorizzate grazie a un simbolo di storia e cultura. Il progetto va di pari passo con l’incremento del turismo 30%, sia agli Scavi di Oplonti, che al mare. Villa Parnaso fino al 2002 è stata di proprietà della Curia di Pompei, fino a che la Provincia di Napoli non ha avviato le procedure per acquistarla. All’interno del palazzo antico oggi c’è una succursale dello liceo scientifico e classico Pitagora-Croce, prima invece c’era la sede dell’istituto magistrale Mazzarello, di proprietà della Chiesa. Dopo aver espletato l'iter burocratico previsto, l’anno scorso sono iniziati i lavori e tra poco l’antico edificio sarà dato in comodato d’uso dalla Città Metropolitana di Napoli a Palazzo Criscuolo, che dovrà gestirlo affinché i lavori di restauro non rimangano vani. Presenti alla riunione di ieri mattina, anche il rappresentante dell’impresa aggiudicatrice dei lavori, l’architetto Michele De Santis, che ha rassicurato il Comune e la Città Metropolitana sull’andamento dei lavori: la tabella di marcia verrà sicuramente rispettata e già da febbraio Palazzo Criscuolo potrà usufruire di Palazzo Parnaso. «La cosa più importante è che aprendo il parco di questo edificio - dice il sindaco Starita - si eliminerà di fatto la barriera tra la città e il mare, collegando corso Umberto e la Villa Comunale. Villa Parnaso ha un grande valore storico ed artistico. Al momento manca il completamento dell'ascensore che porta al litorale».



«Tutte le iniziative culturali comunque, non dovranno inficiare il buon funzionamento delle attività scolastiche - ritiene il preside Capossela - quindi bisogna organizzarsi affinché tutto funzioni». Nei prossimi giorni è previsto un ulteriore summit per venire a capo anche delle perplessità della scuola. «Dopo 50 anni di abbandono, il progetto è stato portato a termine - commenta Ciro Maresca, presidente della Proloco Oplonti- Ma una volta terminata la villa, dovranno aumentare anche i controlli da parte delle forze dell’ordine. La riqualificazione del lungomare è già avvenuta grazie alle iniziative private dei gestori dei lidi. In questa città abbiamo tutto: l’arte, il mare, la storia e le tradizioni. Non è giusto andare via, dobbiamo contribuire a farla rinascere».
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