Giugliano. Tradito dal Dna sull'auto assassina, arrestato

Giugliano. Tradito dal Dna sull'auto assassina, arrestato
di Cristina Liguori
Mercoledì 1 Aprile 2015, 10:59
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Giugliano. Una macchia di sangue sul sediolino ha incastrato Igor Zdravkovic, il 22enne che due anni e mezzo fa, a folle velocità, impattò contro una Punto con a bordo un'intera famiglia.



Girolama Di Fiore, 40 anni, morì. Il marito e le due figlie furono gravemente feriti. A seguito di indagini della polizia stradale, riscontri ed accertamenti, le forze dell'ordine hanno scoperto che alla guida della potentissima Audi c'era proprio lui, Igor, all'epoca dei fatti poco più che maggiorenne. Il test del Dna ha giocato un ruolo fondamentale nella vicenda.

Il ragazzo, residente nel campo rom di via Baracca, a Napoli, guidava a folle velocità dopo un raid effettuato con altri compagni. La fuga precipitosa dei criminali trovò sulla sua strada, via santa Maria a Cubito, la famigliola di Marano. Un impatto spaventoso che distrusse l'utilitaria, uccise una donna e sconvolse una intera famiglia.



La potente macchina, modificata per avere maggiori possibilità di fuga, dopo l'incidente fu abbandonata sul posto. I componenti della banda fuggirono a piedi nelle campagne della zona. Ma l'auto restò lì. Un errore per la banda di criminali, una grande opportunità per le forze dell'ordine che si accorsero, facendo i rilievi, che si trattava di un mezzo del tutto particolare.



La vettura, infatti, era segnalata in tutta Italia. Ogni inseguimento finiva nel nulla. La macchina era capace di seminare qualsiasi vettura delle forze dell'ordine grazie a chi le aveva messo le mani nel motore. Di lì però iniziarono tutti i prelievi di rito e tutte le analisi sulle tracce lasciate dalla banda. Igor, intanto, finisce in galera per altre rapine consumate sul territorio. Dall'analisi attenta dell'auto, dai prelievi di saliva e del sangue, dalle sigarette spente ritrovate sui tappetini si è poi scoperto che alla guida di quella auto killer c'era proprio lui.



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