Uccisa a Terzigno, Enza e quel profilo falso su Facebook per proteggersi dal suo carnefice

Uccisa a Terzigno, Enza e quel profilo falso su Facebook per proteggersi dal suo carnefice
Martedì 15 Settembre 2015, 08:48 - Ultimo agg. 08:54
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La voglia di stare sui social network, condividere foto, divertirsi con le amiche e la paura di quell’ex fidanzato che la perseguitava, non le faceva vivere una vita serena. In Enza Avino condividevano i due sentimenti contrastanti: sapeva che se avesse creato un profilo facebook a suo nome avrebbe scatenato ancora di più le attenzioni dell’uomo che le perseguitava, eppure voleva stare on line come tutti gli altri.







Così aveva trovato una soluzione: uno pseudonimo, un profilo falso dove, però, lei postava le sue vere foto. Avevo scelto il nome di una modella, attrice e cantante francese, pressoché sconosciuta in Italia: Joséphine de La Baume. Tra le informazioni si era limitata a scrivere che era nata a Napoli, poi una bugia sulla città in cui viveva, Las Vegas, e un’altra sugli studi: Oxford, dove (sempre stando al profilo facebook) aveva studiato marketing. Notizie false, che servivano a non farsi riconoscere da nessuno tranne che dagli amici fidati. E così spazio alle foto d’estate, con lei a mare, oppure vicino all’aereo che l’avrebbe portata chissà dove per il viaggio dei sogni.



E ancora: giornate in palestra, altre con la famiglia nei giorni di Natale, altre ancora in pose spiritose, sorridente seduta su un trono. E tra le varie foto postate, anche un’immagine con un esplicito riferimento all’amore: «Chi ama non tradisce», forse un messaggio messo per caso, forse carico di significato. Come immagine della copertina, invece, la scritta «Dio è grande», a conferma di una fede profonda.



f.g.