Pensionato ucciso per errore. Dalle telecamere dei negozi spuntano i volti degli assassini

Pensionato ucciso per errore. Dalle telecamere dei negozi spuntano i volti degli assassini
Martedì 29 Luglio 2014, 13:56 - Ultimo agg. 30 Luglio, 08:26
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Procedono senza sosta le indagini dei carabinieri per fare luce sull'episodio di sangue che ieri mattina a Portici (Napoli) ha visto vittima un innocente, Mariano Bottari, pensionato di 75 anni.

Da quanto si apprende, i carabinieri continuano ad ascoltare in queste ore testimoni e a visionare immagini dei sistemi di videosorveglianza degli esercizi commerciali della zona vicina al luogo del delitto. Ogni elemento che verrà acquisito sarà utile per inquadrare l'episodio e per accertare responsabilità.

Mariano Bottari è stato colpito mortalmente al volto da un proiettile esploso durante un inseguimento in via Scalea a bordo di due scooter: il primo con una persona a bordo, il secondo con due persone.

I due - secondo la ricostruzione - hanno urlato al primo 'ti devo ucciderè e poi hanno esploso un colpo di grosso calibro che per errore ha raggiunto e ferito mortalmente al volto il 75enne che era uscito da casa, distante pochi metri, per fare la spesa. In Municipio nelle scorse ore i consiglieri comunali hanno raccolto firme per la convocazione di un consiglio straordinario sulla criminalità.

LA FAMIGLIA. FIDUCIA NELLA GIUSTIZIA

«La famiglia ha grande fiducia nella giustizia e nell' operato degli investigatori»: lo dice la famiglia di Mariano Bottari, il pensionato di 75 anni, colpito per errore da un proiettile ieri a Portici (Napoli), attraverso il suo legale Ciro De Martino.

I familiari del pensionato, la moglie invalida ed i sei figli, sono chiusi nel dolore nell'appartamento di via Scalea 28, a pochi metri dal luogo della sparatoria. Il sindaco di Portici, Nicola Marrone, ha proclamato tre giorni di lutto cittadino. Alle 19 nella Parrocchia del Sacro Cuore, in via Diaz, si terrà una preghiera di adorazione per ricordare la vittima della sparatoria e dire no alla violenza. Al termine un gruppo di giovani della Comunità parrocchiale porterà un cero sul luogo del delitto.

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