I rapinatori potrebbero aver abbandonato le loro città la sera stessa dell'omicidio, addirittura fuggiti all'estero. Non si esclude nemmeno questo tra gli investigatori della caserma di Castello di Cisterna, divenuta quartier generale delle delicate indagini per rintracciare i due banditi che sabato sera hanno freddato a colpi di penna e pistola il 38enne ucraino Anatolij Korol, la cui unica colpa è stata quella di opporsi ad una rapina. Ritmo sempre più serrato per le indagini coordinate dal sostituto procuratore Arturo de Stefano della Procura di Nola, che spaziano a 360 gradi. In questi giorni sotto assedio i quartieri della zona, con presidi di uomini in tenuta antisommossa. Si cerca ovunque, ma soprattutto si cerca tutto. Dopo il ritrovamento dello scooter utilizzato per il colpo, bruciato probabilmente da un complice che oggi potrebbe continuare a offrire copertura o sostegno agli assassini.
L'attenzione è sull'arma utilizzata, sugli abiti e sulle maschere indossate al momento del colpo.
l.c.