L'allargamento della zona rossa attorno ai Campi Flegrei, che comprende i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, parte di Marano, una piccola zona di Giugliano e anche alcune zone di Napoli (Bagnoli, Fuorigrotta, Pianura, Soccavo, Posillipo, Chiaia, una parte di Arenella, Vomero e Chiaiano, e una piccolissima parte di San Ferdinando), è stata prentata oggi nel corso di una riunione alla Regione Campania che aveva l'obiettivo di mettere a punto le attività di pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico dell'area.
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La nuova zona rossa è stata elaborata, sulla base degli ultimi studi scientifici e sulle indicazioni fornite dalla Commissione Grandi Rischi, dal Dipartimento della protezione civile d'intesa con la regione Campania.
Le reti di monitoraggio sull'attività del vulcano dei Campi Flegrei ( che dalla fine del 2012 è in uno stato di attenzione), ha spiegato il direttore dell'Osservatorio, «non hanno registrato nell'ultimo periodo variazioni significative dei parametri sismici geochimici e di deformazione del suolo». Nel corso della riunione si è anche deciso di accelerare, per quanto possibile, i tempi e le attività per l'aggiornamento della pianificazione. Entro il 30 novembre i Comuni dovranno inviare alla Regione tutte le eventuali osservazioni in merito ai nuovi confini proposti per la zona rossa.
«Vorrei che si comprendesse che oggi non è stato presentato nulla a scatola chiusa - ha detto Gabrielli - È stato un ulteriore importante passaggio del percorso volto all'aggiornamento del piano di emergenza ai Campi Flegrei, come fatto anche per il Vesuvio. Voglio sottolineare l'approccio estremamente positivo e propositivo di tutti i partecipanti, soprattutto dei sindaci: ho avuto la sensazione che l'intero sistema sia orientato a remare nella stessa direzione, nell'interesse dei cittadini».