La città che crolla: ancora altre transenne, piazza Trieste e Trento tagliata a metà

La città che crolla: ancora altre transenne, piazza Trieste e Trento tagliata a metà
Lunedì 15 Settembre 2014, 15:18 - Ultimo agg. 18:09
2 Minuti di Lettura

Nuovi crolli a Piazza Trieste e Trento. Domenica sera - secondo quanto hanno denunciato Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli della Radiazza - sono venuti giù dei calcinacci da alcuni edifici tra cui Palazzo Zapata, costruito intorno al 1550 sede in passato di uno dei più famosi caffè di Napoli, il «Caffè Europa» e di alcuni circoli culturali.

Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spicconato la struttura e diviso la piazza in pratica in due «emisferi».

Purtroppo il fenomeno dei crolli e delle mancate verifiche continua in modo incessante a Napoli nonostante diversi interventi di spicconatura su edifici pubblici e privati.

«Sembra di vivere in una città che è stata appena bombardata - dicono -. A nostro avviso ormai alcuni luoghi storici come piazza del Plebiscito, la stessa piazza Trieste e Trento, via Toledo e via San Carlo hanno cambiato totalmente fisionomia e non attraggono più molti turisti con grave danno di immagine per la città e per i molti esercizi commerciali della zona».

«C'è da riflettere su come sia stato possibile lasciare nell'incuria tanti monumenti storici pubblici e privati al tal punto che stanno crollando in contemporanea. Una dimostrazione - concludono - a nostro avviso di una manutenzione e una attenzione da parte degli organi preposti praticamente nulla».

«Per chi lavora o vive in questa zona - spiega la cittadina Patrizia Cipullo - ogni giorno cambia il percorso a causa dei crolli. Uno scenario drammatico e inquietante con la Prefettura, il Gambrinus, la Galleria Umberto I, il Palazzo Reale e il Teatro San Carlo praticamente imbracati».