Napoli, ribolle l'acqua del Golfo: la spiegazione degli esperti

Napoli, ribolle l'acqua del Golfo: la spiegazione degli esperti
di Oscar De Simone
Martedì 24 Marzo 2015, 14:52 - Ultimo agg. 17:17
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Colonne d’acqua che salgono dal fondo marino – a largo del golfo di Napoli – e che fanno “ribollire” la superficie del mare, hanno destato grande preoccupazione tra icittadini. Niente paura però, non c’è nessun “allarme Vesuvio” ed a confermarlo sono i ricercatori dell’Osservatorio Vesuviano che proprio questa mattina – accompagnati dagli uomini della Guardia Costiera – hanno effettuato un sopralluogo nell’area delle emissioni.

“Questa mattina, con le nostre strumentazioni, abbiamo effettuato alcune analisi all’interno della colonna d’acqua” commenta Stefano Caliro dell’Osservatorio Vesuviano, “e non abbiamo riscontrato alcuna evidenza di fluidi vulcanici.

Non è il caso quindi, di preoccuparsi per quanto concerne l’attività del nostro vulcano che in questo momento non fa registrare segnali di criticità”. L’anomala attività sulla superficie dell’acqua dunque, è causata dalla rottura dello scarico dell'acqua depurata dell'impianto di Napoli Est.

“Da tempo monitoriamo questa condotta” spiega il capitano di fregata Pasquale Palescandolo, “e quindi i fenomeni osservati in questi giorni non sono da attribuire ad anomalie termiche del Vesuvio ma al malfunzionamento della conduttura sul fondo del mare”. I napoletani quindi, possono tranquillizzarsi in quanto non si è presentata alcuna alterazione dei parametri relativi all’attività vulcanica ed a breve – a seguito del ripristino della condotta – tutto rientrerà nella norma anche a largo del golfo.

Le misure effettuate dai ricercatori dell'Osservatorio Vesuviano-Ingv sono consistite nella misura di parametri chimico-fisici lungo profili della colonna d’acqua sul punto di emissione e dal prelievo contemporaneo di campioni di acqua per successive analisi chimico-isotopiche di laboratorio. Inoltre, sono state effettuate misure areali di temperatura con telecamere a raggi infrarossi. I parametri chimico fisici non hanno mostrato valori significativamente diversi da una tipica acqua di mare, con valori medi di pH di circa 8, e temperatura di circa 14.2 °C. Il contenuto in sale è risultato leggermente minore in superficie (di circa il 5%) indicando, possibilmente, l‘afflusso in superficie di un fluido a salinità minore (tipica di fluidi reflui provenienti dal depuratore). I rilievi termici con telecamere all’infrarosso non hanno evidenziato anomalie di temperatura diffuse in superficie. In conclusione le indagini effettuate non evidenziano la presenza di fluidi riconducibili ad attività vulcanica.

"Si precisa - ha detto l'Assessore alla Protezione civile della Regione Campania, Edoardo Cosenza - che non si tratta di condotta fognaria, come risulta da qualche dichiarazione, bensì dello scarico dell'acqua depurata dell'impianto di Napoli Est".