Il video del coreano che canta 'O sole mio: «La insegnano a scuola»

Il video del coreano che canta 'O sole mio: «La insegnano a scuola»
di Marina Cappitti
Sabato 5 Settembre 2015, 11:26 - Ultimo agg. 6 Settembre, 16:34
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È la canzone napoletana più conosciuta al mondo, la più cantata ed eseguita in tantissime lingue. Ma quello che non tutti sanno è che in Sud Corea 'O sole mio la insegnano a scuola.



A scoprirlo e a sorprendersi per primo è proprio un giovane napoletano, Maurizio Di Crescienzo, 20 anni originario di Mariglianella, da 9 mesi in Australia che immortala tutto in un video. Il suo coinquilino Ho, è arrivato da cinque mesi, è coreano e appena sa che lui è italiano gli canta 'O sole mio' e gli racconta che nel suo Paese la imparano alla 'middle school', le nostre scuole medie.



"Quando l'ho sentito cantare in quell'italiano così perfetto - ci racconta Maurizio - sono rimasto senza parole. Già mi era capitato qui in Australia di conoscere una coreana che conosceva benissimo la canzone, anche meglio di me, ma sapere che l'avesse imparata tra i banchi di scuola mi ha non solo impressionato, ma anche inorgoglito come napoletano e come italiano, così ho deciso di farne un video e diffonderlo sui social".



Insegnare 'O sole mio a scuola va oltre la canzone, significa trasmettere la nostra musica e la nostra grande tradizione. "L'anno prossimo - dice Ho che sta organizzando un itinerario di viaggio ad hoc nei minimi dettagli - vorrei venire in Italia vedere Firenze, Venezia e soprattutto Napoli, amo la vostra lingua e la vostra cultura".



Quella di Ho e di Maurizio, che vivono a Griffith - popolata fin dalla sua creazione da persone di origini italiane (oggi il 60% della popolazione) - è una storia bella da raccontare. Insieme lavorano in una di quelle che in Australia si chiamano farm.



Per dare la possibilità alle persone che si trasferiscono in Australia di avere un visto, il Paese propone a chi arriva di lavorare per tre mesi nelle sterminate campagne australiane, dove si coltivano dai broccoli alle insalate. "Appena finiti gli studi - dice Maurizio - ho cercato lavoro a Napoli, ma non trovavo nulla. Così mi sono documentato e ho letto d questa possibilità. Ci pagano bene e si vive bene. Qui i proprietari delle terre sono tutti italiani, per la maggior parte calabresi e veneti, che si sono trasferiti qui cinquant'anni fa. A richiederli all'inizio, ci hanno raccontato, è stato proprio il Governo australiano perché aveva visto che l'agricoltura in Calabria e in Veneto era particolarmente sviluppata. Con il tempo si sono creati una posizione ed ora sono loro i padroni di quelle terre".



Ma Maurizio invece qui vuole fare solo un'esperienza, migliorare il suo inglese e poi spera di tornare e lavorare a Napoli. Del resto siamo la città di 'O sole mio.
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