Carmelo Zappulla si racconta in un film: «I miei tre anni da latitante e innocente»

Carmelo Zappulla
Carmelo Zappulla
Sabato 18 Aprile 2015, 17:50 - Ultimo agg. 17:51
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NAPOLI - «Voglio che si sappia tutto su il mio caso giudiziario e sulla mia esperienza di braccato. Ho trascorso tre anni di latitanza, dal 93 e 94, con mia moglie Anna e due figli gemelli Marco e Luca». Questo il motivo principale che ha spinto il cantante partenopeo, di origini siciliane, Carmelo Zappulla, a volere il film 'Il ragazzo della Giudecca' di Alfonso Bergamo che si sta girando attualmente a Eboli con nel cast, oltre lo stesso Carmelo Zappulla, Luigi Maria Burruano, Franco Nero, Giancarlo Giannini e Tony Sperandeo. Tratto dal libro 'Quel ragazzo della Giudecca un artista alla sbarra', il film racconta soprattutto la vicenda giudiziaria del cantante accusato di essere il mandante di un omicidio (quello dell'amante della madre vedova), e chiuso in cella di isolamento per circa un mese.



Carmelo Zappulla verrà nuovamente accusato per lo stesso reato, ma si darà appunto alla latitanza, terrorizzato dalla precedente esperienza. Fino alla sua completa riabilitazione nell'agosto del 1993. «Durante la mia latitanza - dice il cantante neomelodico - ho scritto anche molte poesie oltre che canzoni». E aggiunge invece sulle sue origini siciliane e sul suo essere invece un cantante napoletano: «non tutti sanno che in tutta la Sicilia c'è un vero innamoramento per la canzone napoletana. E questo soprattutto a Palermo una città che molto spesso consacra i cantanti di questo genere». «Quello che comunque alla fine dice questo mio film è che la giustizia alla fine vince sempre. Io - spiega Zappulla - ci ho sempre creduto alla magistratura. Ma il mio caso giudiziario è nato dal fatto che da ragazzo, tra i molti amici che avevo, c'era anche uno che divenne un malavitoso. Una cosa che ha fatto sospettare molta gente su me e che ha alzato poi un polverone sul mio possibile coinvolgimento nella vicenda. Mi sono ritrovato così a un certo punto contro sette collaboratori di giustizia, tutti con versione diverse della storia e che probabilmente cavalcavano anche la mia notorietà. Si era, non dimentichiamolo, all'epoca di Enzo Tortora».



Nel cast del film Tony Sperandeo (I cento passi, La Piovra) nei panni del Pubblico Ministero che da la 'caccia' al cantante, chiedendone persino l'ergastolo; il figlio dello stesso Zappulla, Marco, che interpreta il padre da giovane; Giancarlo Giannini, tra i protagonisti del film nei panni del giudice Mangrella, che iniziò il processo e credeva nell'innocenza dell'imputato e, infine, Franco Nero (un ergastolano che il protagonista conosce in carcere).
Girato tra Eboli, Siracusa e San Gregorio Magno, Il ragazzo della Giudecca, prodotto da Uncovering Cinema Production con Look Inside uscirà nella primavera 2016.
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