Un programma di iniziative nate con la collaborazione del territorio: da quando a giugno si è saputo che Ercolano era entrata nella short-list delle dieci città candidate al titolo insieme ad Aquileia, Como, Mantova, Parma, Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto e Terni, in Comune sono giunti un centinaio di progetti inviati da movimenti, associazioni, scuole ed altre realtà cittadine successivamente elaborati e resi organici dal lavoro di una Cabina di Regia composta da Comune, Mav, Hcp, Ente Ville Vesuviane, Unione Industriali di Napoli e, naturalmente, da Forum dei Giovani e Pro Loco Herculaneum , le due associazioni che in primavere – quasi in sordina – presenteranno il primo dossier di candidatura poi giunto nella short-list finale. Il nucleo del programma, naturalmente, ruota intorno al Parco archeologico della città divenuto negli ultimi anni un esempio virtuoso nel mondo per la partnership pubblico-privato tra Soprintendenza e Hcp (Herculaneum Conservation Project) il gruppo di esperti e studiosi messo a disposizione dal mecenate americano David Packard. Un'eccellenza archeologica di livello mondiale che, secondo i piani, nel 2016 ospiterà il G8 della Cultura fortemente voluto dalla Regione Campania, oltre ad altri grandi eventi ed una serie di iniziative in grado di rinsaldare il legame tra la comunità locale ed il proprio patrimonio archeologico.
Un rapporto col territorio che coinvolge anche l'altro «grande attrattore» della zona: il Vesuvio con i suoi percorsi naturalistici e le sue eccellenze enogastronomiche che favoriranno eventi e laboratori a tema.
Un dossier teso a valorizzare i luoghi storici della città, le tipicità locali, ma che strizza l'occhio anche a creatività e nuove tecnologie. Del resto, oltre agli Scavi archeologici e al Vesuvio, a Ercolano c'è anche il primo Museo Archeologico Virtuale d'Italia, una delle poche strutture al mondo in grado di esporre le ricostruzioni tridimensionali della vita nelle antiche città sepolte dalla furia del Vesuvio nel 79 dopo Cristo.