Napoli. Biblioteca dei Girolamini, apertura straordinaria dopo gli scandali

Napoli. Biblioteca dei Girolamini, apertura straordinaria dopo gli scandali
di Fabrizio Coscia
Sabato 10 Ottobre 2015, 12:21 - Ultimo agg. 18:21
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Riapre, dopo tre anni dalla bufera giudiziaria che ha travolto il suo ex direttore, la biblioteca dei Girolamini. I sigilli giudiziari saranno tolti, eccezionalmente, domenica 11, in occasione della Giornata nazionale delle biblioteche, e per poche ore uno dei più preziosi tesori librari sarà restituito ai napoletani.

L'evento - intitolato «Per ricominciare...» - è stato fortemente voluto dal Direttore Generale Biblioteche e Istituti Culturali Rossana Rummo e anche dalla stessa Procura della Repubblica di Napoli - con la collaborazione del Fai-Delegazione di Napoli, e dell'Associazione Italiana Editori - per dare un segnale forte e simbolico alla città: il messaggio di un work in progress che è in piena evoluzione, dopo il saccheggio compiuto ai danni del fondo librario da parte dell'ex direttore Massimo De Caro.

Nel 2012 la scoperta delle condizioni disastrose della biblioteca.

E da qui l'intervento dei carabinieri che posero sotto sequestro la biblioteca - contenente oltre 150 mila titoli, tra cui 94 incunaboli, 5 mila cinquecentine e numerosi manoscritti, di cui circa 6.500 composizioni e opere musicali - e la conseguente indagine che si è conclusa con la condanna di De Caro in via definitiva a sette anni e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per aver trafugato un numero ancora imprecisato di volumi e averli venduti illegalmente. Una triste vicenda che ha aperto una ferita profonda nella coscienza dei cittadini, anche perché si è consumata alla fine di un lungo periodo di chiusura della biblioteca amata da Giambattista Vico e da Benedetto Croce.

«Abbiamo trovato la biblioteca in una situazione da day after - ricorda Mauro Giancaspro, che fu nominato custode giudiziario della biblioteca subito dopo il sequestro e nuovo direttore dall'allora ministro Ornaghi - una devastazione che era stata messa in atto non si sa se per coprire meglio le mancanze o perché fosse in atto un generale ripensamento della biblioteca. Abbiamo allestito una task force per avviare un lavoro in parte compiuto, a partire dalla bonifica e dalla disinfestazione, ma quello che resta da fare è ancora tanto. Abbiamo recuperato diversi archivi ma sarà necessaria una risistemazione complessiva». La riapertura serve, dunque, soprattutto per mostrare ai cittadini che si sta lavorando e si sta facendo di tutto per restituire questo tesoro alla città e perché, come sottolinea lo stesso Giancaspro, «si riaccenda l'amore dei napoletani per questa biblioteca, semmai si fosse spento».

La visita durerà quattro ore e sarà guidata e riservata a piccoli gruppi per volta: si partirà dalla Sala del Camino, per passare per la Sala C, la Sala Bellucci, fino alla Sala Vico. «Avremmo voluto aprirla a più persone e per più tempo - spiega l'attuale direttrice della biblioteca Silvana Gallifuoco - ma si tratta di una struttura ancora sotto sequestro e la nostra intenzione è quella di mostrare almeno le sale storiche. Inoltre sarà allestita anche un'esposizione dei cimeli della biblioteca, con un manoscritto miniato e qualche manoscritto del fondo musicale, in due teche chiuse».

Parlare di tempi di riapertura definitiva è, naturalmente, azzardato: «Vogliamo ricominciare - sottolinea la direttrice - lo vogliamo fortemente, ma c'è ancora tanto lavoro da fare e c'è ancora da verificare con esattezza quello che manca. Ma l'apertura straordinaria è un primo passo per arrivare al nostro obiettivo».

L'apertura-evento sarà anticipata da una preview, sabato 10 alle 11, alla quale parteciperanno, oltre a Rossana Rummo e ai vertici della biblioteca, anche il Segretario generale del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Antonia Pasqua Recchia.

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