Clementino e Nto rispondono con il rap alle accuse di Giletti a Napoli | Video

Clementino e Nto rispondono con il rap alle accuse di Giletti a Napoli | Video
Sabato 21 Novembre 2015, 02:36 - Ultimo agg. 7 Novembre, 10:25
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“Contro i professionisti dell’insulto verso Napoli e i napoletani cominciano a muoversi anche gli artisti napoletani” hanno detto il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e lo speaker Gianni Simioli che, stamattina, ha ospitato Clementino e Nto nel suo programma, “La radiazza”, su RadioMarte.



“I due rapper hanno improvvisato un rap per rispondere a Giletti e alle sue parole contro Napoli” hanno detto Borrelli e Simioli ricordando che “ieri anche Erri De Luca aveva detto che bisogna porre un freno alle offese contro Napoli e i napoletani”.



“I professionisti dell’offesa contro Napoli e i napoletani si rendono davvero ridicoli poi, evidenziando tutta la loro ignoranza” hanno aggiunto Borrelli e Simioli facendo l’esempio di Facci, che aveva scritto che Napoli fa schifo: “Oggi è tornato a offendere i napoletani scrivendo che non conoscono l’italiano, peccato, però, che l’ha scritto facendo un grossolano errore di ortografia”.



Intanto, stanno crescendo le adesioni verso la manifestazione di domani, sabato 7 novembre alle 10, davanti agli studi della Rai, dove è previsto un sit in di protesta per chiedere sanzioni nei confronti di chi ha permesso quel che è successo all’Arena domenica scorsa quando Giletti ha perso le staffe e ha cominciato a offendere Napoli e i napoletani.



Il rapper ha poi fatto un altro annuncio a Radio Club 91: «Pino Daniele mi chiamava disgraziato, gli avevo regalato una caffettiera del Napoli che quando usciva il caffè cantava Il Soldato Innamorato.
E quando l'ho conosciuto la prima volta sono rimasto come la copertina del mio album: pietrificato
». Trentatrè anni, non sono pochi per un libro che parla già di sè? «Tanti gli artisti anche sportivi che scrivono libri autobiografici, ho cercato solo di mettere insieme le mie esperienze per raccontarle a tutti, il mio passato nei villagi e il rapporto con gli artisti di Napoli come fosse un diario di viaggio dei miei 33 anni. Tra 20 anni ne farò un altro. Con questo libro volevo far scoprire Clementino al di fuori del rap. Oggi grazie a questo libro - ironizza - tutti sanno che ho lavorato nei villaggi turistici».

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