«Parto da... Napoli», ecco il festival della nascita

«Parto da... Napoli», ecco il festival della nascita
di Valerio Esca
Lunedì 14 Dicembre 2015, 18:17 - Ultimo agg. 30 Novembre, 10:03
2 Minuti di Lettura
Sarà il «Festival della Nascita» a dare il via al Natale di Napoli. Domani, dalle 15,30 alle 19,15, nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino, la cooperativa sociale «Nascere nel terzo millennio», nell’ambito del progetto «Parto…da Napoli» metterà in scena l’evento «La Nascita: un bene comune. Parole, immagini, suono».

Di cosa si tratta? L’intento del Festival è quello di intraprendere una riflessione sulla nascita dell’uomo esplorandone valori, mutamenti e potenzialità e valorizzandone gli aspetti culturali, scientifici ed estetici. Percorrendo, dunque, il principio, l’origine, il fondamento di molteplici ambiti: la nascita del teatro, della scienza, della filosofia, della musica, della letteratura, dell’archeologia, del cinema, si affronterà la natalità non solo come evento fisico, ma come primo momento di formazione di una coscienza, di una volontà, di un modo di vedere le cose come «progettualità in divenire». I diversi argomenti verranno affrontati attraverso una serie di iniziative che si susseguiranno nel corso della giornata. Come riporta il titolo dell’evento, attraverso «parole, immagini e suoni».

L’iniziativa, nata da un’idea di Maria Pia Marroni, medico specialista in Ostetricia e Ginecologia, da sempre impegnata nella promozione di progetti scientifici e culturali, rivolti al percorso della gravidanza e al parto fisiologico, prevede diversi itinerari, percorsi reali e fantastici, che vedranno la città di Napoli coinvolta quale madre e culla della nascita e rinascita delle coscienze, attraverso la riscoperta e la riqualificazione creativa di spazi fisici e simbolici dell’intero territorio partenopeo. Uno dei momenti più attesi della kermesse è quello musicale, affidato a Moni Ovadia, che terrà poi un suo intervento: «Dal primo momento di vita alla nascita delle coscienze, la nascita della società, la cultura come medicina». «Nascita come bene comune è nella società del terzo millennio un impegno di tutti, verso tutti per la realizzazione di una società migliore» spiega Maria Pia Marroni, che incalza: «Un messaggio che arrivi e coinvolga donne, uomini, futuri o attuali genitori o nonni, responsabili politici, amministratori, strutture pubbliche e provate, specialisti ginecologi, ostetrici, pediatri, personale dei punti nascita e dei consultori, perché possa essere stimolante la riflessione e produrre un cambiamento verso un’accoglienza al mondo sicure e amorevole».

Il nascere – conclude l’ideatrice dell’iniziativa – è inteso, quindi, come relazione dialogica tra chi è atteso e chi accoglie, come evento collettivo fondante: lo definiamo bene comune in quanto socialmente gestito e storicamente radicato».