Per Pino Daniele messe di trigesimo separate. E polemiche tra le sue donne

NAPOLI - Un mese dopo, un mese senza Pino Daniele. Un mese di omaggi, ma non solo, di «amore senza fine», ma non solo.

Napoli si unisce intorno al ricordo del suo mascalzone latino, si sintonizza su Raidue per lo special da un milione e mezzo di telespettatori (non un record), vota on line perché Capodichino porti il nome del lazzaro felice sull’esempio del Lennon airport di Liverpool, discute - con il sindaco - di intitolargli una piazza. Ma si divide anche, come fanno le famiglie del cantautore.



Messe di trigesimo separate, per i suoi fratelli e per le sue donne, divise più che mai per «questioni di cuore», quel cuore matto che l’ha tradito, quel cuore che oggi è nelle mani dei periti medici.

Nello Daniele, il fratello cantautore, ha anticipato la messa di cordoglio, ha ricordato il «suo» Pino in Toscana, nella zona di Siena dove vive, abbracciato dalla moglie e dalla figlia. Il resto dei familiari partenopei, a partire dal fratello Carmine, detto ’o Gio’, dà appuntamento, con tanto di manifestini affissi non solo nel centro storico, per oggi, alle 17.30, a Santa Chiara.



Intanto, Fabiola Sciabbarrasi replica alle accuse dell’ultima compagna del musicista, Amanda Bonini, tramite il suo avvocato Marco Mastracci: «L’autopsia non è frutto della volontà dei familiari bensì è la logica conseguenza delle indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Roma per far luce su alcuni aspetti oscuri che hanno preceduto la sua morte, anche in virtù di nuovi elementi emersi».



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