Tac su calchi di Pompei: gli antichi romani avevano un'alimentazione sana

Tac su calchi di Pompei: gli antichi romani avevano un'alimentazione sana
di Ilenia de Rosa
Martedì 29 Settembre 2015, 12:42 - Ultimo agg. 17:02
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Pompei. Gli scheletri delle vittime della tragedia del 79 d.C. inglobati nel gesso e studiati mediante Tac, Tomografia assiale computerizzazione multistato. E’ quanto sta avvenendo presso gli scavi archeologici di Pompei dove un’equipe formata da radiologi, odontoiatri, archeologi, restauratori, antropologi, ingegneri e tecnici di cartografia sta analizzando i risultati di un lavoro che fornirà importanti informazioni sull’antica civiltà.

«Obiettivo dello studio radiologico – spiega il medico Giovanni Babino, responsabile della radioproiezione – è quello di acquisire immagini volumetriche multistrato dall’interno dei calchi e ricostruirle con server dedicati alla diagnostica per immagini cliniche».

Tra i calchi studiati, quello di un bambino. «Dalle analisi siamo riusciti a risalire all’età del fanciullo – afferma Roberto Canigliula, referente Philips spa healthcare – che doveva essere tra i due e i tre anni».

«Attraverso queste analisi all’avanguardia – aggiunge il soprintendente Massimo Osanna – possiamo ottenere importanti dati relativi alle vittime che hanno vissuto negli anni dell’eruzione quali il sesso, l’età, il tipo di lavoro, la classe di appartenenza, la presenza di patologie».

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