Roberto Saviano ospite a sorpresa al Teatro di Pompei: parla di diritto alla felicità

Roberto Saviano ospite a sorpresa al Teatro di Pompei: parla di diritto alla felicità
di Gaty Sepe
Sabato 20 Giugno 2015, 11:48 - Ultimo agg. 12:21
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Sarà Roberto Saviano lo speaker a sorpresa stasera per l'evento "TED x" al Teatro Grande di Pompei. Lo scrittore parlerà di diritto alla felicità e sarà seguito da due tv americane. Il titolo del suo intervento è: «Ciascuno nasce solo se sognato. Il diritto alla felicità, un diritto collettivo».



Dieci gli speaker d'eccezione della TEDx, la conferenza internazionale sull'innovazione che Riccardo Luna e Wikitalia hanno deciso di portare quest'anno tra le rovine sotto il Vesuvio. Novecento persone si sono già prenotate, attraverso il passaparola sui social network, per sentire il racconto del desiderio di cambiamento - come altro interpretare, altrimenti, l'innovazione? - del giornalista Alberto Angela, del re del trasformismo Arturo Brachetti, della cantante Malika Ayane, ma anche di Stefano Mosconi, romano, Cto e co-fondatore della startup finlandese Jolla, di Gastone Garziera, classe 1942, che cinquan'anni fa era nel team, tutto italiano, che inventò all'Olivetti il primo personal computer della storia, o di Ilaria Capua, la virologa napoletana che nel 2006 ha deciso di rendere pubblica la sequenza genetica del virus dell'aviaria dando inizio alla battaglia per la libera circolazione dei dati scientifici. O di Giovanni Caturano, beneventano, fondatore e CEO di SpinVector, l'azienda sannita che crea videogiochi distribuiti in 150 nazioni. E dell'economista Alberto Cottica, ex fisarmonicista dei Modena City Ramblers oggi presidente di Wikitalia; di Regina Catrambone, che insieme al marito americano Christopher ha lanciato il progetto Moas per il primo soccorso dei migranti e acquistato un'imbarcazione per intercettare le carrette del mare in difficoltà; di Giulio Vita, emigrato in Venezuela, che ha «scompigliato» la vita dei 15mila abitanti di Amantea con il festival internazionale del documentario.



La conferenza si chiama, parafrasando il concerto del 1971 dei Pink Floyd, «Live at Pompeii»: la provocazione di parlare di vita, e di innovazione, nella città che è morta venti secoli fa ma continua a raccontare. «L'idea che mi ha subito appassionato - racconta Luna, giornalista, ex presidente di Wikitalia e attuale Digital champion del governo italiano - era quella di riuscire a far vedere a milioni di persone nel mondo, quante sono quelle della comunità che segue gli eventi TEDx, come l'Italia sta cambiando, proprio attraverso Pompei. Un'idea nata due anni fa e portata avanti testardamente nonostante le mille difficoltà. Pompei è la cosa più bella che abbiamo e sarà bellissimo parlare di innovazione, la scintilla della vita, proprio lì dove venti secoli fa l'eruzione l'ha fermata. Vogliamo cambiare il mondo e renderlo migliore, e questo è il filo rosso che lega gli interventi degli speaker che hanno accettato tutti di partecipare, gratuitamente, ma con entusiasmo e passione, al nostro progetto. Basta pronunciare la parola Pompei e nasce l'incanto, e con questo evento al Teatro Grande dimostreremo ciò che siamo. Anche la data, la notte del solstizio d'estate, è stata scelta apposta».



Ad aprire la serata, di cui Vodafone è partner, sarà Alberto Angela, autore del libro I tre giorni di Pompei, a chiuderle il racconto trasformistico di Brachetti. In mezzo la Capua, che parlerà delle donne ricercatrici «rispondendo» al Nobel britannico Tim Hunt che recentemente si era lamentato della presenza femminile nei laboratori, la Catrambone, che da imprenditrice si è trasformata in «cacciatrice» solidale, la Ayane che cominciando da voce lirica è diventata star del pop, e Caturano, che proprio sabato presenterà la sua applicazione con la realtà aumentata per la visita virtuale degli Scavi. E Cottica, che a Pompei è in duplice veste perché è anche responsabile della «hackathon», la maratona informatica di due giorni che inizia stasera, nel corso della quale verranno presentati i risultati di «Open Pompei», che ha come obiettivo la liberalizzazione dei dati della ricerca archeologica, e alcune innovazioni. Come il progetto Mapillary, una sorta di google street view con immagini di formato aperto per la visita virtuale delle strade degli Scavi, o Wè-Pompei, il sito open-data per rifare l'antica città romana guidato da Ilaria Vitellio. Innovazione e tecnologia
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