La cultura in Italia? Ogni anno si taglia sempre di più. Basterebbe adottare il sistema americano: defiscalizzare, rendere detraibile dalle tasse quello che si dà a un'orchestra o a un museo. Tutti dicono di essere d'accordo ma poi non succede mai niente».
Nuovo appello in favore della cultura e contro i tagli di Zubin Metha, dal San Carlo di Napoli (dove dirigerà Tristano e Isotta di Wagner dal 22 febbraio al 5 marzo) come nel novembre del 2010 dal palcoscenico del Carlo Felice di Genova. «In quattro anni nulla è cambiato - ha detto il grande direttore indiano nel corso di un incontro con il pubblico - conosco Renzi, lui ama la musica e la cultura, certo ha tanti problemi e per adesso anche lui ha promesso soltanto, ma almeno speriamo. Ne parlai anche con Monti, anche lui era d'accordo, ma è durato poco. Ho lavorato oltre 30 anni in America e vi assicuro che lì le cose funzionano bene e non c'è nessun ministro che ti viene a raccomandare che il nipote suona il pianoforte», ha aggiunto ironico. Zubin Mehta, 78 anni e una carriera immensa, dirigerà per la prima volta un'opera al San Carlo.
«È stato il primo teatro visto in vita mia - racconta - avevo 18 anni quando scesi da una nave a Napoli, fu il primo porto europeo in cui arrivai, andavo a Genova per poi raggiungere Vienna.