«Le macchine anatomiche? Sono in ospedale». Sei napoletani su 10 non conoscono i tesori della città

«Le macchine anatomiche? Sono in ospedale». Sei napoletani su 10 non conoscono i tesori della città
Venerdì 22 Agosto 2014, 10:59 - Ultimo agg. 11:01
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Le Macchine Anatomiche conservate nella cappella sconsacrata di Sansevero? Sono in dotazione all’Ospedale Cardarelli. Ecco solo una delle gaffes commesse dal 61% dei napoletani quando devono parlare del patrimonio artistico e dei luoghi storici della propria città.



Nonostante vivano immersi nella storia e nella cultura, infatti, ben 6 partenopei su 10 hanno rivelato di essere incappati in clamorose gaffes, ammettendo di non conoscere soprattutto i luoghi poco frequentati dai turisti e di aver spesso confuso un monumento o un posto per un altro.



È quanto emerge da uno studio promosso da Incontri Sanpellegrino in occasione di Incontri Tour, un’iniziativa volta a celebrare le eccellenze del Made in Italy, condotto su oltre 800 napoletani di età compresa tra i 18 e i 60 anni con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) sui principali social network, blog, forum e community dedicate, per capire quanti sono i cittadini che non conoscono le bellezze segrete del proprio territorio.



I capoluoghi del Belpaese, ricchi di una storia ultra millenaria e di una cultura tra le più antiche e sviluppate del mondo, sono costellati da una serie di luoghi magici, perle rare che spesso non rientrano negli itinerari turistici e, purtroppo, nelle conoscenze dei cittadini stessi. La poca familiarità con i luoghi segreti della propria città accomuna purtroppo tutte le metropoli italiane; da Roma (64%) a Milano (62%), passando da Napoli (61%), Torino (59%), Bologna (57%) e Palermo (50%), gli italiani si rivelano poco informati e disinteressati a questo proposito. Preceduta da romani e milanesi, i napoletani conquistano la medaglia di bronzo.



Nonostante siano molto legati alla città, in troppi rivelano di essere abbastanza lacunosi nelle conoscenze dei posti più curiosi della propria terra, ignoti al 61% della popolazione partenopea. Per esempio, in quanti sanno che il Conte Dracula potrebbe riposare in una tomba all’interno della chiesa di Santa Maria la Nova, nel cuore del centro storico?



La notizia del Mattino è giunta come uno scoop al 75% dei cittadini, inconsapevoli del fatto che il celebre conte divenuto vampiro potrebbe essere stato sepolto qui dalla figlia Maria Balsa agli inizi del XVI° secolo, sposa del rampollo della nobile famiglia dei Ferrillo. Secondo un'ipotesi, divenuta una nobildonna, la figlia di Dracula andò in Romania alla ricerca del padre e scoprì che era morto per mano dei turchi; ne riscattò la salma e la fece tumulare a Napoli, proprio nella chiesa di Santa Maria la Nova. Una notizia sconvolgente per il 30% delle persone convinte che in Santa Maria la Nova ci fossero le spoglie del santo patrono della città, San Gennaro.



Sono cadute nel dimenticatoio alla stregua di questo importante fatto storico anche le Macchine Anatomiche conservate nella cappella sconsacrata di Sansevero (57%), create dal principe Raimondo di Sangro nel XVIII° secolo vetrificando le arterie di due dei suoi servi mentre erano ancora in vita; peccato che per molti napoletani queste “macchine” siano utilizzate all’Ospedale Cardarelli.



Stesso discorso per via Dell’Anticaglia (51%), scorcio sulla città nell’età greco-romana, luogo che gode di poca celebrità e poco conosciuto dalla popolazione.
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