Napoli, al via gli incontri per la fotografia al caffè letterario «Intra Moenia»

Napoli, al via gli incontri per la fotografia al caffè letterario «Intra Moenia»
di Tiziana Tricarico
Martedì 10 Febbraio 2015, 15:57 - Ultimo agg. 16:32
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Fotografia come chiave di lettura della realtà. Per imparare a comprendere le piccole e le grandi cose che ci circondano. «Intra Photos» è un ciclo di sei incontri con altrettanti maestri della fotografia, a cura di Sergio Siano, che parte stasera (ore 19) da Intra Moenia, il caffè letterario di piazza Bellini.

Si comincia con Antonio Biasiucci, accompagnato dagli 8 giovani fotografi del suo «Lab - Per un laboratorio irregolare»: Ilaria Abbiento, Fulvio Ambrosio, Chiara Arturo, Giuliana Calomino, Cristina Cusani, Susy D’Urzo, Luigi Grassi, Claudia Mozzillo. «Tutto è nato dall’amicizia con Attilio Wanderlingh, fondatore della casa editrice Intra Moenia - spiega Siano - Si tratta di incontri “per” la fotografia: sei occasioni di confronto per parlare e discutere, aperte non solo a un pubblico di appassionati ma anche a chi vuole conoscere e avvicinarsi a una forma di espressione che, con la diffusione della tecnologia digitale, ormai appartiene un po’ a tutti.

E con l’obiettivo di documentare la ricchezza della ricerca e della produzione artistica a Napoli e di condividerne la passione. Attraverso la fotografia le persone hanno imparato a leggere le cose. Questa iniziativa punta a creare un percorso per gli autori più giovani guidandoli nella realizzazione di un personale progetto di ricerca. E non a caso si è scelto di cominciare proprio con Biasiucci ed il suo Lab».

Nel corso degli incontri - a cadenza bi-settimanale, sempre di martedì - moderati da un giornalista (stasera tocca a Francesco Romanetti), i fotografi ospiti della rassegna si confronteranno con il pubblico sul loro lavoro e sul valore artistico, culturale e sociale dell’immagine fotografica. Si comincia stasera con Antonio Biasiucci e con la mostra di foto nata dal suo «Lab» (di cui è appena partita la seconda edizione, che durerà due anni con altri 8 giovani fotografi).

«Un laboratorio che è andato al di là di ogni aspettativa: è stata una bellissima esperienza sottolineata anche dal successo della mostra a Castel dell’Ovo e di quella di Roma al Festival Internazionale di Fotografia - racconta Biasiucci - Lab risponde all’esigenza di creare un percorso per giovani artisti e trasmettere un metodo che eserciti a una costante azione critica sul proprio lavoro. È un progetto culturale che ruota intorno alla fotografia utilizzando un metodo ispirato al laboratorio teatrale di Antonio Neiwiller, regista napoletano scomparso venti anni fa: tempo lungo per ricercare la propria unicità, individuazione del soggetto sul quale ritornare più e più volte instaurando un vero e proprio dialogo.

Perché non basta l’idea, ci vuole approfondimento. Mi piace ricordare che Lab, coordinato da Antonello Scotti di Aporema onlus, è reso possibile anche dalla collaborazione di un gruppo di professionisti come Caterina Biasiucci, Antonella Cristiani, Alessandra Cusani, Marcello De Masi, Giovanni Francesco Frascino con gli studenti del Corso di Progettazione Allestimenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, Maurizio Imparato, Alessandro Leone, Chiara Pirozzi». Martedì 24 febbraio il secondo incontro di «Intra Photos»: protagonista Gianni Fiorito, fotografo di scena di Paolo Sorrentino nel film premio Oscar «La grande bellezza» (con la mostra degli scatti di due giovani fotoreporter già affermati: Alessandro Garofalo e Roberto Salomone).