Silvio Perrella, «Doppio scatto» in Feltrinelli: mostra e libro

Silvio Perrella, «Doppio scatto» in Feltrinelli: mostra e libro
Lunedì 22 Giugno 2015, 19:20 - Ultimo agg. 19:21
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Incontro con Silvio Perrella in occasione della presentazione del suo nuovo libro «Doppio scatto» - Bompiani - e dell’omonomia mostra fotografica esposta nello spazio la Feltrinelli fino al 30 giugno. Con l’autore interviene Alessandro Barbano; letture di Wanda Marasco.



Una città tutta da scoprire. Silvio Perrella la percorre con la macchina digitale in tasca come fosse una penna, e come se le sue fotografie fossero appunti presi durante un viaggio. E il viaggio è a casa: cammina dentro una Napoli che più è attraversata più si fa 'nascosta’, quasi prendesse forma dalle ultime pagine delle Città invisibili. Perrella guarda alle cose a partire dalla letteratura, sono le tracce di altri autori che accendono la sua attenzione, così le ‘foglioline’ lungo le scale del Petraio somigliano alla "soffice erbetta prigioniera" di Bartleby.




«Doppio scatto» è un libro circolare che va dalla letteratura alle cose alla letteratura. Gli scatti verbali, come quelli visivi, sono snelli, veloci e sintetici, quasi poesie in prosa che provano a tradurre in parole le movenze nascoste della città. Il lettore inoltrandosi in questa sorta di cinema frattale entrerà in contatto con un luogo che di sicuro è Napoli; allo stesso tempo, però, gli verrà spesso da sospettare che Napoli sia anche l’emblema di tutte quelle città in cui la storia e la natura si sono stratificate a lungo davanti all’incessante andirivieni del mare. Uno sguardo fattosi voce narrante lo guiderà per scale, anfratti, scorci, paesaggi e memorie, in una sorta di suite musicale molto prossima al silenzio dove ogni piccolo particolare viene salvato per durare nel tempo.



Silvio Perrella è nato a Palermo nel 1959.
Da molti anni ha scelto di vivere a Napoli. Comincia come lettore di libri altrui (Calvino, 1999; Fino a Salgareda, 2003; Opere di Raffaele La Capria, 2014) e nel tempo trasforma la sua lettura-scrittura in una narrazione dello spazio urbano e dei sentimenti che lo abitano (Giùnapoli, 2006; L’Aleph di Napoli, 2013; L’alfabeto del mare, 2014; In fondo al mondo, 2014). I suoi viaggi nel lontano sono raccolti nell’ebook intitolato Le parole a piedi (2014).
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