Street art, a Materdei la Parthenope di Bosoletti. Crowdfunding del quartiere

Street art, a Materdei la Parthenope di Bosoletti. Crowdfunding del quartiere
di Marina Cappitti
Martedì 21 Luglio 2015, 12:46 - Ultimo agg. 22 Luglio, 10:06
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Dalle acque del Golfo di Napoli al cuore di Materdei. A catturare la sirena Parthenope sulla facciata di un palazzo di Salita San Raffaele n.3 è l'artista argentino di fama internazionale Francisco Bosoletti con un progetto partito dal basso. Sono stati gli stessi abitanti del quartiere con l'impegno di diverse associazioni a finanziare l'opera realizzata su una parete di circa 15 metri. Tutto inizia quando Bosoletti in visita in Italia esprime la volontà di donare a Napoli e a Città della Scienza una delle sue creazioni, ma i tempi sono molto ristretti. Allora insieme all'Associazione Fazzoletto di Perle si cerca un luogo per accogliere il suo omaggio alla città. Ad aprile insieme agli artisti il portoghese Frederico Draw e il napoletano Totore Nilo porta la Street art al Giardino Liberato di Materdei. Attraverso una serie di assemblee in piazza e di eventi legati alla rassegna R_estate a Materdei gli abitanti hanno da allora deciso di sostenere il progetto con sottoscrizioni raccogliendo la sfida di portare la bellezza nelle strade anche in cambio di una cartolina con l'immagine di una donna sempre disegnata dall'artista argentino accompagnata dalla frase "Le cose belle sono lente". Dopo aver visitato la fontana Spina Corona a Napoli Bosoletti ha scelto di rappresentare Parthenope con le ali come vuole l'antica mitologia greca, per Materdei, la città e per chiunque passi di lì. "Nel quartiere delle ‘quattro giornate’ di Napoli da tempo si sperimentano pratiche differenti - spiegano i rappresentanti di Giardino Liberato - nuove forme di comunità, di organizzazione dal basso e di resistenza alla crisi . Gli spazi liberati e occupati rappresentano una ricchezza: la possibilità di intrecciare relazioni al di là delle logiche di profitto, di affermare cosa vuol dire diritto all'abitare, di scambiare competenze e saperi senza creare poteri. Si afferma la bellezza come essenziale per il cambiamento e come valore rivoluzionario".