Ischia, pensatori in piazza dalla Torre di Guevara al Castello Aragonese

Ischia, pensatori in piazza dalla Torre di Guevara al Castello Aragonese
di Donatella Trotta
Sabato 5 Settembre 2015, 20:40 - Ultimo agg. 20:41
3 Minuti di Lettura
La filosofia come amore per il sapere, ma anche come sapere dell’amore: fuori però delle mura accademiche, nella quotidianità di un orizzonte di senso «open air», costellato di domande ultime e penultime. Una filosofia che accetta la sfida di scendere in piazza, tra la gente, per cercare di capire il presente attraverso il passato, progettare il futuro e cambiare - possibilmente in meglio - se stessi e il mondo. Magari, interrogandosi sul proprio ruolo oggi; coniugando anche - nell’era della dittatura della «techne» - cultura e turismo in modo inedito, attraverso la bellezza ri-vissuta di luoghi simbolici, densi di storia e storie: come il Castello Aragonese e la Torre di Guevara, nella baia di Cartaromana affacciata sull’antica città sommersa di Aenaria, a Ischia Ponte.



Si intitola «La Filosofia, il Castello e la Torre» la prima edizione del Festival filosofico internazionale in programma sull’isola verde dal 24 al 27 settembre prossimi, che porterà in una delle perle del Golfo di Napoli una sessantina di pensatori di tutto il mondo. Studiosi celebri (come, tra i tanti, Andreas Urs Sommer, James Conant, Andrea Le Moli, Giuseppe Ferraro, Renate Reschke, Giuseppina Russo) e ricercatori giovani ed emergenti. Tutti, coinvolti in un ambizioso programma convegnistico di seminari, talk, laboratori (anche per bambini, protagonisti non a caso dell’ultimo libro di Ferraro Bambini in filosofia, appena uscito per Castelvecchi)) e dialoghi aperti al pubblico. Eventi ”mobili“ e interdisciplianri, intrecciati a mostre (come quella di circa 60 opere tra sculture in pietra ischitana di Gabriele Renzullo e quadri ad olio e acrilico di Manuel Di Chiara), performance teatrali (come la rappresentazione «Il viandante e la sua ombra» del regista Salvatore Ronga, ispirata all’opera di Nietzsche, domenica 27 settembre alle ore 22) e, sempre domenica alle ore 21, con un intervento conclusivo su «L’utensile parola» dello scrittore Erri De Luca, tra gli ospiti d’onore della manifestazione.



«Obiettivo dell’iniziativa, ”scardinare“ i filosofi dalle loro torri d’avorio ed espugnare la ”fortezza“ della pratica filosofica generalmente intesa come disciplina astratta ed elitaria, riportandola invece alla fruizione collettiva, pubblica, anche nelle sue molteplici applicazioni e potenzialità pratiche nel mondo professionale», spiega l’ideatore e direttore scientifico dell’evento, Raffaele Mirelli, presentando l’iniziativa nella sede dell’Istituto italiano per gli Studi filosofici: partner del Festival con il Circolo culturale «Georges Sadoul» di Ischia, l’Associazione culturale Insophia, l’università degli studi di Palermo, la Federazione internazionale delle società di filosofia (Fisp) e il Centro internazionale per la ricerca filosofica di Palermo.



«Un’occasione preziosa per l’isola - aggiunge la presidente del Circolo Sadoul Ilia Delizia all’incontro, coordinato dalla giornalista Annacarla Tredici - che deve sempre più affiancare la propria vorticosa crescita turistica ad una riflessione formativa, e informativa, legata a veri e propri luoghi dell’anima, riportati alla loro identità e vocazione cosmopolita originaria. Porsi domande, e meditare, sono i due pilastri di questo percorso». Un itinerario declinato perciò anche nel sociale: con una campagna di sensibilizzazione alla sicurezza stradale che si intitola «Guida Si-Cura»: gioco di parole che allude ai concetti di cura e responsabilità e attinge, a piene mani, a massime di filosofi di tutti i tempi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA