L'estate impegnata di Bassolino: lui, Facebook e l'idea candidatura

L'estate impegnata di Bassolino: lui, Facebook e l'idea candidatura
di ​Luigi Roano
Domenica 30 Agosto 2015, 17:02
4 Minuti di Lettura
Si muove Antonio Bassolino, eccome se si muove. In queste ore incontri, cene, ospitate, e i quotidiani interventi su facebook, rimbalzanol'ex governatore un dinamismo dell'ex sindaco che non è amarcord, non è certo nostalgia e nemmeno malinconia di nonno felice - quale è - dei tempi che furono. Piuttosto sembra la scenografia giusta di chi è stuzzicato e non poco dalla tentazione di essere ancora protagonista sulla scena politica napoletana.



E, se si considera che tra 270 giorni si vota per la conquista di Palazzo San Giacomo, nulla si può escludere nemmeno un ritorno dell'ex sindaco. Questa fine estate Bassolino la sta vivendo non certo con il piglio di chi sta solo in vacanza. Tanto che le sue uscite, tutte a carattere «privato» si trasformano subito in eventi molto, molto pubblici. Disegnare i suoi movimenti - dal Cilento a Napoli, per esempio - non è solo un esercizio di geografia, ma anche, se non soprattutto, la mappatura di una politica non di primo pelo, che tuttavia non si sente affatto rottamata. Non è un caso che la nouvelle vague democrat risenta molto dell'attivismo di Bassolino e su di lui si è avvitato molto del dibattito politico estivo. Insomma, cosa farà Bassolino è un interrogativo che risuona da almeno un paio di anni; in questi giorni, però, è una sinfonia con tanto di orchestra che un giorno sì e l'altro pure aggiunge strumenti e note sempre nuove. Il ritornello musicale che ne viene fuori però è sempre lo stesso: «Scendi in campo di nuovo».



I giochi stanno per entrare nel vivo, siamo quasi in zona Cesarini e c'è chi sostiene che in fin dei conti i suoi 67 anni non li mostra più di tanto. Vero? Falso? Sbagliato? Nel Pd cosa fanno per fronteggiare il dinamismo bassoliniano? Si sarebbe detto qualche tempo fa: «La solita discussione verticistica». C'è chi va, infatti, per feste di partito dove verificare i desiderata della segreteria, chi si accalora in discussioni in politichese su come far venire fuori un candidato sindaco di Napoli, chi si nasconde dietro il cartello «chiuso per ferie» pur di demandare ad altri responsabilità di uscite pubbliche sull'argomento. Invece, di Bassolino si può dire tutto e il contrario di tutto, lui certe risposte le trova laddove gli è sempre piaciuto stare, tra la gente e colma un vuoto dei democrat in tal senso. Forse essere questo argine alla caduta verticale del Pd in termini di immagine verso la gente, genera la freddezza nei suoi riguardi. Lui, così, coglie l'occasione di Facebook - dove vecchi e nuovi amici non fanno altro che suggerirgli una nuova «discesa in campo» - per postare (o sfruculiare?) sul tema di chi sfiderà Luigi de Magistris.



Posta sul suo profilo una lettera nella quale evidentemente vede ben rappresentato il suo stato d'animo. «Non conosco e non so cosa faccia Giandrea Sarnacchiaro - scrive Bassolino - proprio per questo pubblico volentieri una sua bella lettera a Repubblica Napoli. Lasciamo da parte le elezioni. Le sue parole, come quelle di Francesco de Goyzueta e di altri cittadini, mi fanno piacere e mi ripagano di tante amarezze». Chi gli riserva le amarezze? E cosa si legge nella lettera? Il titolo è emblematco: «Bassolino non va, servono volti nuovi». Sarnacchiaro scrive: «Volti nuovi ed emergenti che mi aspettavo di leggere, nemmeno l'ombra. Volti puliti: di quali infamie si sia macchiato Bassolino non è dato sapere, a parte essere uscito pulito e a testa alta dai processi che a vario titolo l'hanno visto imputato». E ancora: «Stare tra la gente? Bassolino è stato fino a prova contraria l'unico uomo politico capace di unire, su idee e progetti, la Napoli operaia e popolare con la Napoli borghese e intellettuale.



A differenza di tanti politici abituati da decenni a vivere comodamente a Roma lontano dalla gente (vedi D'Alema, Napolitano e gran parte della vecchia nomenclatura della sinistra italiana), Bassolino ha dedicato due decenni della sua vita politica ad affrontare le complesse problematiche sia cittadine che regionali, notoriamente molto complesse».
Per Sarnacchiaro «La politica è un'arte e certamente avere solo una faccia nuova e pulita (vedi de Magistris, Caldoro) non porta da nessuna parte». Bassolino su fb si scatena e sulla sua pagina replica a un cittadino, Luigi Capobianco, che gli chiede semplicemente cosa farà: «Caro presidente (ex) ti candidi o no?? Stai giocando un po' troppo e non è serio». «Caro Luigi Capobianco nella mia vita non ho mai giocato. Quando ho deciso di candidarmi l'ho sempre detto» la risposta di Bassolino. Non chiarisce il suo futuro ma non smentisce nemmeno la tentazione l'ex sindaco. Come da due anni a questa parte accade. A chi gli è più vicino, Bassolino ha spesso confessato che se non si trova una persona adatta (che lui appoggerebbe senza riserve) per evitare il suicidio del Pd, lui sarebbe disposto a fare da diga. Il punto è capire se il Pd questa persona la trova, ma soprattutto se secondo Bassolino è quella giusta.
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