Casalnuovo, sindaco senza maggioranza: in 13 vogliono dimettersi, si va verso lo scioglimento

Il Comune di Casalnuovo
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di Lucia Allocca
Domenica 5 Luglio 2015, 10:47
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CASALNUOVO - Con il passare delle ore prende sempre più consistenza il rischio di ritorno alle urne. Effetto dell’anatra zoppa che tormenta le elezioni di sindaci e consigli da quando ventitré anni fa entrò in vigore la nuova legge: il sindaco Massimo Pelliccia, eletto al ballottaggio, non ha la maggioranza. Tredici neoeletti tra cui il rivale di Pelliccia Antonio Peluso, hanno sottoscritto un manifesto in cui escludono possibilità di collaborazione con il primo cittadino in carica. Insomma, neppure un mese dal voto, e potrebbe saltare la prima delle 27 assemblee appena elette.



«I 13 consiglieri comunali eletti nella coalizione di Peluso - si legge - ritengono di opporsi a ogni ipotesi trasformistica. Pertanto, rilevata l'impossibilità di formare un governo forte che assicuri la governabilità, il percorso naturale è l'azzeramento dell'anomala situazione venutasi a creare, restituendo la parola agli elettori». Sotto il manifesto la firma di Peluso, Luigi Piscopo, Anna Romano, Salvatore Errichiello, Crescenzio Visone, Giovanni Brandi, Walter Perugino, Salvatore Sassone, Katia Iorio, Maria Pelliccia, Claudio Perna, Antonio Giuliano, e Luigi Massimo Pirozzi. Quel che per ora evita lo scioglimento è il fatto che il consiglio, 25 seggi, non è ancora proclamato.



Al primo turno lo schieramento di Peluso aveva superato la soglia del 50% come coalizione, aggiudicandosi 13 seggi, 6 invece quelli scattati nelle liste a sostegno dell'attuale sindaco, 4 in quota Pd che, seppur senza apparentamento ha manifestato sostegno a Pelliccia, e uno per i pentastellati. Tra le fila dei sostenitori di Pelliccia si minimizza e si parla dell’impegno nell’attuazione del programma elettorale e del riassetto della macchina amministrativa. «Più che dar credito ai manifesti - commenta Biagio Antignani eletto in una delle liste di Pelliccia - ci siamo già messi al lavoro. Ripartiranno i lavori Piu Europa e partiranno le prime iniziative contro l'abusivismo edilizio».



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