De Siano apre a Lettieri ma divide Forza Italia

Lettieri e Caldoro
Lettieri e Caldoro
di Gerardo Ausiello
Giovedì 3 Settembre 2015, 11:04 - Ultimo agg. 11:13
2 Minuti di Lettura
Gianni Lettieri incassa l’appoggio del coordinatore regionale di Forza Italia, Domenico De Siano. Dopo l’ex governatore Stefano Caldoro, che si è schierato al fianco dell’imprenditore nella corsa per la candidatura a sindaco, e l’ex ministro Gianfranco Rotondi, che ha annunciato la presentazione di una lista in suo sostegno, ora anche De Siano gli tende la mano: «D’accordo con Caldoro - scrive in un tweet - per le elezioni a Napoli ripartire da Lettieri, rimasto in campo a lottare per la città!!!». È la prima apertura di Forza Italia rispetto alla decisione dell’imprenditore di ricandidarsi dopo la sconfitta con de Magistris nel ballottaggio del 2011.



Una scelta annunciata mesi fa da Lettieri ma in tutto questo tempo il partito di Berlusconi è sempre rimasto cauto e freddo. Fino a ieri, quando ha preso posizione attraverso il suo principale rappresentante sul territorio, appunto il coordinatore regionale. Come leggere, allora, questo segnale? Certamente come un passo in avanti, che arriva peraltro a poche ore dall’intervista di Lettieri al Mattino, nella quale l’imprenditore ha invitato i partiti e i dirigenti politici a «superare tatticismi e litigi inutili». Ma la partita è aperta e tutto può ancora succedere. Sì, perché restano da convincere gli scettici sia a Napoli (tra gli altri, il coordinatore cittadino Paolo Russo e l’europarlamentare Fulvio Martusciello, che pure figurano nella lista dei papabili) sia a Roma.



E allora, nel frattempo, continua la caccia del centrodestra ad un candidato sindaco alternativo. Silvio Berlusconi ha sondato nei giorni scorsi la disponibilità della deputata Mara Carfagna, che però frena. Anche se, qualora fosse costretta a scegliere, preferirebbe candidarsi a sindaco di Napoli piuttosto che della sua Salerno (dove il centrodestra è spaccato e particolarmente litigioso). Così, di fronte alle resistenze di Carfagna, i dirigenti locali stanno valutando possibili soluzioni alternative, sempre tenendo presente l’identikit delineato da Berlusconi, che guarda con favore anche ad un candidato scelto nel mondo delle professioni o dell’imprenditoria.



Ecco che stanno circolando nelle ultime ore altri nomi. Tra gli aspiranti si torna a parlare, ad esempio, di Lina Lucci, segretario generale della Cisl Campania, particolarmente attenta alle vicende della città e soprattutto a quelle del porto di Napoli. È invece ripartito il pressing sul presidente di Ferrarelle Carlo Pontecorvo, imprenditore riservato e discreto, che in questi anni si è sempre tenuto a una certa distanza dalla politica. E c’è pure chi pensa ad un (improbabile) colpo a sorpresa: gettare nella mischia l’ex rettore della Federico II Guido Trombetti, che è notoriamente uomo di sinistra ma che nella giunta regionale di centrodestra guidata da Stefano Caldoro è stato vicepresidente e assessore all’Università e alla Ricerca. Un tentativo che rischia però di essere vano perché Trombetti non sembra interessato a un impegno del genere.



CONTINUA A LEGGERE

SUL MATTINO DIGITAL


© RIPRODUZIONE RISERVATA