Confronto in tv tra candidati ma De Luca non c'è

Confronto in tv tra candidati ma De Luca non c'è
Lunedì 25 Maggio 2015, 17:17 - Ultimo agg. 19:39
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NAPOLI - Bagnoli, porto di Napoli, Legge Severino: a sei giorni dal voto i candidati alla presidenza della Regione Campania (Caldoro, Ciarambino, Vozza e Esposito) incrociano le lame davanti alle telecamere della Rai nella tribuna elettorale gestita dalla Tgr. Con loro anche un convitato di pietra. Non c'e' infatti Vincenzo De Luca, che ha preferito un appuntamento elettorale concomitante. Una sedia vuota ne certifica l'assenza per tutta la durata del confronto.



Il primo a sottolineare l'assenza del candidato del centrosinistra è il governatore uscente di centrodestra Stefano Caldoro. «Mi dispiace che non ci sia, sono pronto a un confronto pubblico con lui. Con De Luca alla Regione - sottolinea riferendosi alle conseguenze della Legge Severino - c'e' il rischio di ritrovarsi in un caos istituzionale perchè in caso di vittoria non potrebbe governare». Si parla del ruolo delle Regioni e Caldoro ricorda la sua idea delle macroregioni per rafforzare il Mezzogiorno, mentre Vozza (Sinistra al Lavoro) attacca Renzi e il suo partito della Nazione, ed Esposito (Lista Mo!) denuncia lo squilibrio Nord-Sud nella distribuzione delle risorse. Salute, sviluppo, lavoro e valorizzazione del territorio le priorità della candidata grillina Valeria Ciarambino.



Sulla Legge Severino il primo ad affondare è Vozza: «Chi vota il Pd, che non è espressione del centrosinistra perchè ha imbarcato pezzi di destra, dà il proprio voto per far eleggere gli impresentabili». «Non era opportuno candidare chi è stato condannato in primo grado», rimarca Esposito, mentre per Ciarambino «il Pd doveva pensarci prima e non candidare De Luca». D'accordo Caldoro per il quale la candidatura di De Luca pone un problema di immagine per la Campania.



Ma è sul porto di Napoli che il confronto si accende. Marco Esposito addebita a Caldoro di «non aver fatto nulla per il porto di Napoli». «Bugie colossali», la replica del governatore che ricorda come sul porto le competenze non siano della Regione («non faccio io le nomine»). Nel botta e risposta si inserisce anche Vozza per il quale «sono stati i veti incrociati tra Regione e sindaco di Napoli a bloccare 240 milioni di euro». Sul rischio astensionismo i candidati se la prendono con la «mala politica» che allontana gli elettori dalle urne e tutti testimoniano di aver riscontrato nell'elettorato poca voglia di votare domenica.



Chiusura su Bagnoli.
Caldoro incalza il governo sulla nomina annunciata, ma mai varata, del commissario: «Faccia presto, è già tardi», dice. Mentre Vozza accusa Renzi di disinteresse nei confronti del Sud e si dice contrario al commissariamento. «Se eletto proporrei Dario Scalella per quell'incarico» annuncia Marco Esposito. L'ultima parola è appannaggio di Valeria Ciarambino che propone la sua ricetta per Bagnoli fatta di spiaggia libera, niente colmata e rilancio della vocazione turistica dell'ex sito industriale.
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