De Magistris, il programma del sindaco rimesso in sella dal consiglio di Stato. Conferenza stampa

De Magistris, il programma del sindaco rimesso in sella dal consiglio di Stato. Conferenza stampa
Venerdì 21 Novembre 2014, 11:32 - Ultimo agg. 18:59
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E' arrivato in sala giunta a palazzo San Giacomo il sindaco de Magistris alle 11.30 per commentare pubblicamente in diretta streaming la decisione del consiglio di Stato che lo rimette in sella dopo un durissimo braccio di ferro con il governo. Il sindaco ha ringraziato il vicesindaco, la giunta, il consiglio comunale e la sua famiglia che l'ha sostenuto in un momento di «sofferenza personale che nessun provvedimento potrà sanare».

«Ha vinto il popolo - ha proseguito - hanno vinto i napoletani.

Lo dico perchè quando il mondo politico istituzionale spingeva per le dimissioni, la mia spinta emotiva, passionale e razionale è stata corroborata da un comune sentire con la città che è stato per me determinante».

«Un quadro normativo, quello della Severino, è stato interpretato dal consiglio di Stato facendo prevalere il principio della volontà popolare. Sarebbe stato un danno irreparabile se mi fossi dimesso. Ho il diritto dovere di governare e non si può cacciare un sindaco democraticamente eletto con manovre di palazzo. Questa è stata una pagina scritta dai napoletani e come sindaco sono orgoglioso di Napoli.

Abbiamo retto - ha continuato - ad uno tsunami. Nei prossimi mesi con la fascia che ho conquistato nelle urne farò prevalentemente il sindaco di strada. Credo che sia nato un grande movimento popolare. Questi due mesi, alla faccia di chi parla di poteri forti, il potere forte è stato quello dei napoletani»

De Magistris ha voluto chiarire un punto cruciale. «Il condizionamento perenne che è Silvio Berlusconi sul dibattito fra politica e magistratura può essere superato anche alla luce di questa vicenda. Una cosa è la sospensione in primo grado per reati non gravi, un'altra è la sentenza passata in giudicato.

La Severino va senz'altro cambiata, ma nei punti che riguardano l'amministratore locale che rischia la sospensione anche per condanne strumentali di avversari messi in condizione di intaccare il diritto del popolo ad essere rappresentato da chi ha eletto.

Non ci sarà un rimpasto di giunta, anzi un rafforzamento - ha proseguito il sindaco - in vista dei prossimi impegni, in particolare delle regionali. Soprattutto saremo impegnati in un'azione di contrasto del governo Renzi, soprattutto per quel che riguarda Bagnoli ed il decreto Sblocca-Italia».

«È il momento di aprire un dibattito serio sul rapporto tra politica e magistratura - ha aggiunto - non c'è tutto il male da una parte ed occorre rispetto reciproco». De Magistris ha detto di non dimenticare di essere stato un magistrato.

Facendo il bilancio degli ultimi due mesi (lo tsunami, l'ha definito) ha detto: «Questi due mesi hanno determinato la nascita di un vero e grande movimento popolare»

Un altro annuncio è stato fatto dopo la conferenza stampa dal sindaco: «voglio essere assolto nel merito e voglio che mi venga resa giustizia anche in sede penale».

Così de Magistris ha risposto alla domanda di un giornalista che gli ha chiesto se si avvarrà della prescrizione nel processo d' appello per l'inchiesta Why not. «Sono stato condannato in primo grado per aver svolto il mio dovere e sono certo - ha aggiunto - di non aver commesso alcun reato. Ho fiducia che ci siano magistrati che possano rivedere una sentenza clamorosamente ingiusta».