«Serve una rivoluzione profonda, culturale, civile, pacifica e serve anche un cambiamento serio perchè non vedo segnali d'inversione di rotta anche da parte di questo Governo», ha detto de Magistris a margine del Consiglio comunale in corso a Napoli.
De Magistris ha evidenziato che, nonostante il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, «si sia presentato come il nuovo e come colui che avrebbe asfaltato, le ultime indagini giudiziarie dimostrano che la situazione della corruzione e della penetrazione delle mafie è molto forte».
Secondo l'ex pm, le azioni per contrastare la corruzione e la penetrazione delle mafie all'interno delle Istituzioni «non sono assolutamente efficaci, nè - ha detto - per quanto riguarda le norme, nè sul fronte del sostegno in termini di risorse alle forze dell'ordine e alla magistratura, nè per quanto riguarda il tema del rinnovamento della politica».
Secondo de Magistris, le azioni annunciate sono «una propaganda fine a se stessa e inconcludente. Serve una rivoluzione - ha ribadito - perchè non è più credibile un rinnovamento autarchico di una classe dirigente che perpetua ancora le stesse prassi e gli stessi metodi».
De Magistris si dice «sovversivo se - ha spiegato - questo significa essere un difensore della Costituzione, pretendere che la mafia esca dallo Stato e dire no alla propaganda, mentre ritengo siano eversivi - ha concluso - coloro che continuano a preservare pratiche che non fanno intravedere un'effettiva pulizia all'interno delle Istituzioni».
Marino. «Ritengo che il sindaco Marino non si debba dimettere. È una persona perbene e credo, da quello che leggo, che non c'entri nulla».
A dare sostegno al sindaco della Capitale, è il sindaco di Napoli Luigi de Magistris che evidenziato come il tema dello scioglimento del Consiglio comunale di Roma sia «altro. La legge - ha spiegato l'ex pm - a volte è inesorabile e indipendente dalla bontà, dalla volontà e dall'onestà del sindaco perchè si deve guardare al livello di penetrazione della criminalità organizzata nel Comune e devo dire - ha aggiunto de Magistris - che sono diversi gli uomini colpiti». Secondo de Magistris, il tema di Roma «non va banalizzato e, al di là di Marino - ha concluso - mi sembra che la rete di coinvolgimento sia molto ampia».