Intervista a de Magistris: «Sono vittima di trabocchetti, attendo risposte da Renzi»

Intervista a de Magistris: «Sono vittima di trabocchetti, attendo risposte da Renzi»
di Luigi Roano
Venerdì 26 Giugno 2015, 08:28 - Ultimo agg. 08:31
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Ironia della sorte la notizia della conferma della sospensiva della sospensione il sindaco l’ha avuta mentre era in Prefettura, dove tutto è cominciato nove mesi fa.



Dal Palazzo di governo è partita la prima sospensione e lì ieri ha saputo che la fascia tricolore è saldamente ancora al suo collo. Ha ricevuto in diretta i complimenti del prefetto Gerarda Pantalone che lo ha abbracciato, e le felicitazioni di chi era nel Comitato per la sicurezza pubblica.



Non è bastato per togliersi la rabbia di dosso, «c’è stata accanimento contro di me, trabocchetti istituzionali creati ad arte per fregarmi» dice. Rabbia che però non gli ha fatto perdere lucidità e così lancia subito uno sguardo al futuro prossimo e remoto: «Con De Luca andrò d’accordo, ma ribadisco che alleanze politiche con il Pd al momento non ne vedo, non ci sono le condizioni».



A Renzi - che sta riflettendo sulla bontà delle primarie - invia un messaggio: «Ha perso dove c’erano i renziani sono curioso di capire quale riflessione intende fare su Napoli: dovesse perdere anche la terza città d’Italia....».



Allora sindaco, la decisione del Tribunale le ha tolto un peso di una decina di tonnellate. Cosa cambia per lei a partire da oggi?

«Sono stati nove mesi carichi di tensione e fatica e apprensione. Un calvario politico e istituzionale. Governare con la spada di Damocle della sospensione sulla testa è difficilissimo e stanca. Però è stato un grande successo mio e dei mie avvocati».



Il ministro Alfano dice che la sentenza stabilisce che la Severino non funziona.

«Allora chiederei sommessamente ad Alfano di non fare più questi ricorsi così pesanti altrimenti significa che vuole prendersi meriti non suoi. Mi auguro che la Severino spieghi».



Cosa vuole dire?

«Speriamo che la Severino spieghi perché ha preso certe decisioni: è l’avvocato di Romano Prodi, parte civile nel processo in cui sono stato condannato in primo grado. Mentre lo studio Severino con legittimo accanimento portava avanti il processo di primo grado nei miei confronti, la Severino scriveva una norma inserendo l’abuso d'ufficio non patrimoniale tra i reati. Tutto questo sapendo che, se fossi stato condannato in un processo clamoroso per il quale anche la Procura aveva chiesto l’assoluzione, sarebbe scattata per me la Severino scritta dalla Severino».



Ritorna la storia dell’accanimento?

«No, questa è solo una tappa del mio calvario ma io non mollo e non mi fermo. Significa che sto andando nella direzione giusta. Basta pensare che l’Anac ha espresso un parere con il quale potevo essere sospeso per la nomina di un galantuomo come Raffaele Del Giudice, il vicesindaco, a presidente della Sapna che si fondeva con Asìa. Ricorso promosso da Michele Cantone, ma abbiamo avuto ragione noi».



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