De Magistris torna e cambia la giunta
Spazio a chi «non ha mollato»|Video

De Magistris torna e cambia la giunta Spazio a chi «non ha mollato»|Video
di ​Luigi Roano
Venerdì 31 Ottobre 2014, 08:44 - Ultimo agg. 12:23
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VIDEO - Sindaco de Magistris reintegrato dal Tar

E ora si aprono le danze, quelle vere, per il rimpasto di giunta «che non è all’ordine del giorno» oggi, ma lo sarà entro i prossimi 30 giorni. Il sindaco Luigi de Magistris, rientrato nelle sue funzioni, all’ordine del giorno ha messo - però - tutta una serie di riunioni preparatorie con assessori e staff. «La maggioranza si può allargare, ora bisogna resettare e ripartire» la sua strategia.

Della serie mai fermarsi, del resto questo mese da sindaco sospeso e di strada ha lasciato cose belle e anche qualche amarezza non di poco conto. In riferimento a quelli che sono i suoi piccoli 25 indiani, i consiglieri che lo sostengono, spiega: «Non hanno mollato e io non dimentico che è nei momenti della guerra che ci si conta. E ci siamo contati. Abbiamo visto chi ha avuto coraggio e lealtà, chi si è spaventato e chi si è girato dall’altra parte.

Questi sono i momenti della verità e adesso faremo il punto, ci resettiamo e ripartiamo. Se c’è qualcuno che ha tradito? Meglio parlare di questa bella giornata» conclude il sindaco.

Dunque, giunta da rimodellare, con cambi di uomini e donne e anche di deleghe. Chi sale e chi scende è difficile ipotizzarlo, tuttavia i temi sono semplici. Per allargare la maggioranza bisogna aprire a quei mondi «che non hanno mollato», i centristi di Raimondo Pasquino presidente dell’Assemblea cittadina e, se anche con molti distinguo e mal di pancia, la sinistra più radicale che in aula resta all’opposizione.

Soprattutto bisogna ricucire il rapporto con Sel. Con Sel il percorso è già iniziato nel primo dei due consigli comunali svoltisi senza de Magistris e con il facente funzione Tommaso Sodano dove i vendoliani sono stati chiari: «Il Pd deve unire non sciogliere». Insomma, ci si rivolge a chi dalla prima ora è stato con lui e poi ha preso altre strade a volte anche in maniera rumorosa e clamorosa. Chi potrebbe uscire? Antipatico fare nomi, né il sindaco li ha fatti, tuttavia il ragionamento porta a immaginare che in una giunta dove non ci sono partiti, gli unici due sicuri di restare al loro posto sono Alessandro Fucito e Francesco Moxedano che provengono rispettivamente dai gruppi consiliari di Fds e Idv, due eletti del popolo assurti ad assessori per tenere l’aula più unita. Naturalmente intoccabile Tommaso Sodano che con Salvatore Palma (Bilancio) fa parte del suo cosiddetto cerchio magico, per il resto può accadere di tutto.

Bisogna capire se de Magistris indosserà i panni di Benitez, che propende per turn over molto ampi, oppure quelli di Mazzarri molto più sparagnino al riguardo. La sensazione è che - paradossalmente - rischiano di più quegli assessori che ha scelto personalmente lo stesso de Magistris. Quelli ai quali può chiedere un sacrificio. Rischiano anche quegli assessori che sono troppo assenti nei Consigli comunali. Al momento girano i nomi di Monia Aliberti (Immagine della città), Mario Calabrese (Infrastrutture) e da verificare le posizioni di Enrico Panini (Lavoro) molto apprezzato dal cerchio magico del sindaco, e la stessa Alessandra Clemente (Giovani). Su chi entra il buio è fitto e non è escluso che come già fatto con Fucito e Moxedano il sindaco non possa pescare tra i consiglieri comunali, i 25 piccoli indiani «che non hanno mollato».

Detto degli assessori al sindaco quello che davvero non è piaciuto è l’atteggiamento complessivo di molti del suo staff, in funzione soprattutto della comunicazione. Dove una rivoluzione è davvero alle porte. Ci pensa già da tanto tempo de Magistris ma poi mai vi ha messo mano, un po’ per ragioni di affetto, un po’ perché tutto sommato è sempre riuscito a raddrizzare errori anche marchiani. Tuttavia il clima è cambiato. Non a caso de Magistris, a fascia tricolore riconquistata, la prima cosa che ha detto è che «continuerà a fare il sindaco di strada, figura che mi sono inventato da solo».

Supportato da due giovanissimi, una coppia formata da Alberto Forte e Sara Santilli che lo hanno seguito come un’ombra e hanno alleviato il suo senso di solitudine. Mentre chi doveva per stipendio e funzione si è defilato. L’idea è quella di valorizzare ancora di più l’ufficio stampa istituzionale e ridimensionare quello di staff. La stessa storica portavoce Marzia Bonacci non può dormire sonni tranquilli. Questo mese fuori dal Palazzo gli ha aperto gli occhi. Qualche movimento è già tecnicamente andato in porto, Felice Balsamo, per esempio, un part time specializzato per la comunicazione sui social network, è stato promosso a contratto intero e messo nella segretaria del sindaco. Sullo sfondo, i rumori di amici troppo frettolosamente messi alla porta in maniera poco serena e anche senza stile.

Come Fabio Mangieri, che ha avuto la colpa di essere ex staffista della ex assessora Pina Tommasielli, ma che ha dato vita e corpo ad eventi come il Giro d’Italia e la Coppa Davis, costretto a mettersi in aspettativa. E Thalassa Vona, fuori già da tempo ma preziosissima anche per i rapporti con il mondo Pd. Da dove è stata pescata nel 2011 e dopo la maternità non più rientrata «perché del Pd», dove ora effettivamente lavora. Quasi come se nessuno conoscesse la sua storia.