Lettera di De Siano al Mattino: «Centrodestra, sbagliate le autocandidature a mezzo stampa»

Lettera di De Siano al Mattino: «Centrodestra, sbagliate le autocandidature a mezzo stampa»
di Domenico De Siano *
Sabato 4 Luglio 2015, 09:52
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In merito al recente dibattito sulla scelta del futuro candidato sindaco di Napoli per il centrodestra, da Coordinatore regionale di Forza Italia Le sottoporrei alcune riflessioni. Su tutte quella di un percorso di merito che, partendo però da un progetto per la città, dovrebbe vedere il nostro partito, nel suo insieme, protagonista di un ragionamento che individui innanzitutto un profilo, alto e idoneo, da condividere poi con la coalizione e, dunque a livello nazionale con il presidente Silvio Berlusconi, leader naturale del centrodestra stesso.



Quanto alle recenti prese di posizione pubbliche da parte di singoli aspiranti candidati sindaco, non posso esimermi dal giudicarle quanto meno premature se non inopportune visto che il dibattito stesso andrebbe consumato innanzitutto nella sua sede naturale (il partito, i suoi organismi a tutti i livelli e la coalizione). Diversamente il rischio è quello di far passare un’immagine di frammentazione interna che non dà segnali positivi ed incoraggianti all’elettorato.

Il mio invito è dunque a privilegiare il confronto interno, anche serrato, piuttosto che le polemiche ed i protagonismi a mezzo stampa.



Questa riflessione vuole dunque essere di metodo prima ancora che di merito e vuole andare al di là dei dovuti riconoscimenti a chi ha lavorato con impegno per il partito, per la coalizione, per la città.

Per questo, se è giusto riconoscere che Gianni Lettieri, contrariamente ad alcuni suoi predecessori, è rimasto in campo svolgendo utilmente, con serietà e impegno, il suo difficile ruolo di Capo dell’opposizione in Consiglio Comunale, altrettanto va fatto per il lavoro degli altri consiglieri di Forza Italia che parimenti hanno contribuito a inchiodare l’amministrazione De Magistris su pesanti responsabilità nella gestione disastrosa della città.



Allo stato posso dunque considerare l’esperienza napoletana dell’opposizione in Consiglio Comunale un laboratorio politico che ha saputo attraversare con dignità anni complicati per il centrodestra nazionale. Un’esperienza da tenere comunque in considerazione nell’ambito di qualsiasi futuro dibattito sulla scelte che dovranno portarci ad offrire alla città una significativa e credibile alternativa a de Magistris, alla sinistra e ai grillini.



Oggi, dunque, nulla è già deciso e, del resto, nulla potrebbe essere stato già deciso. In questo senso, qualunque ipotesi di candidatura non potrà che essere considerata che un utile e positivo contributo ad un ragionamento complessivo che deve essere sviluppato in termini di servizio alla città.



Le aspirazioni sono sempre legittime ma sarà comunque il dibattito interno a Forza Italia e al centrodestra a esprimere le giuste valutazioni sia sul progetto che sui nomi. E sarà sempre questo confronto a stabilire se si andrà in eventuale continuità con quanto fatto in questi quattro anni al Comune o, viceversa e senza liquidarlo come ”trascurabile”, se si andrà in direzione alternativa.



È evidente, dunque, che c’è intanto bisogno di maggiore serenità e rispetto per il lavoro di tutti, per l’impegno che ciascuno di noi ha profuso per la città. Rispetto, aggiungerei, e forte spirito di squadra. Quello spirito che ci ha accompagnato nelle elezioni provinciali del 2009 e in quelle regionali del 2010 che se fosse prevalso anche nel 2011 ci avrebbe visto ugualmente protagonisti di una straordinaria vittoria nella città di Napoli. Dunque, unità assoluta della coalizione perché insieme si vince, divisi no.



A Napoli, al di là della necessità di dover partire da un programma di cose concrete e credibili, c’è certamente bisogno un patto tra le forze politiche, sociali e della società civile che hanno a cuore il bene della città, non certo di una spartizione partitica.

Occorre un ragionamento condiviso e lungimirante. E se, come centrodestra, dimostreremo di saper mettere da parte i personalismi e sapremo aprirci all’ascolto vero e attivo dei territori, potremo certamente candidarci per vincere, per dare a Napoli, finalmente, un governo del fare, un buon governo, il governo della concretezza.



* coordinatore regionale Forza Italia in Campania

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