M5S, l’annuncio di Fico: a gennaio il candidato. A Napoli e a Salerno primarie come a Milano

M5S, l’annuncio di Fico: a gennaio il candidato. A Napoli e a Salerno primarie come a Milano
di Valerio Esca
Sabato 28 Novembre 2015, 14:26 - Ultimo agg. 29 Novembre, 21:31
3 Minuti di Lettura

«Bassolino non rappresenta il futuro, ma il passato, e mi fa pensare che a Napoli non è cambiato nulla».


Il commento lapidario arriva dal deputato napoletano del Movimento 5 Stelle, Roberto Fico, che ricalca la linea già segnata da altri parlamentari campani del suo gruppo, pochi giorni fa, proprio dalle colonne del Mattino. Bassolino, nonostante sia solo candidato alle primarie del Pd e non ancora a sindaco, è entrato ufficialmente nel mirino dei grillini. Le bordate del presidente della Commissione parlamentare di vigilanza Rai arrivano da Caserta, dove ieri Fico ha partecipato ad un incontro alla Sun.

«Dietro la sua candidatura a sindaco – ribadisce Fico – c’è un Pd autoreferenziale che non si è affatto rinnovato, ma che continua ad essere attraversato da lotte interne».

Fico poi mette un punto fermo: «Il Movimento 5 Stelle presenterà il proprio candidato a gennaio 2016 e dovrà essere una persona che ha un senso profondo del Movimento e di quelle che sono le nostre idee». E per l’ennesima volta chiarisce: «Di certo né io, né Luigi Di Maio ci candideremo: secondo noi nessun parlamentare, e auspico che lo facciano anche gli altri partiti, si dovrà candidare alla Comunali».
Con l’annuncio fatto ieri, ovvero che il nome del candidato verrà fuori a gennaio, adesso bisognerà capire come verrà scelto. «Priorità assoluta – è la voce rimbalzata ancora ieri da ambienti grillini – è innanzitutto completare il percorso che si sta portando avanti in queste settimane di un confronto con la base». Ma arriva anche un’altra conferma: la strada che probabilmente verrà intrapresa dalla «piazza» 5 Stelle sarà quella delle «primarie fisiche». Come accaduto nelle scorse settimane a Milano, Torino e come sarà fatto a Salerno. Utilizzando il metodo «Condorcet».

In verità, soprattutto se si tratta di amministrative, i grillini non sono nuovi all’utilizzo di questa modalità. «Non è un addio al web» ci tengono a sottolineare, anzi. Basti pensare che a Roma il candidato sindaco sarà scelto proprio tramite i clic degli iscritti ai meetup. Così come per le elezioni politiche e per quelle europee. Ma come funziona il cervellotico metodo Condorcet? Ogni votante deve stilare una sorta di «classifica» dei candidati, dando loro un voto.

Sulla scheda consegnata, al fianco dei nomi dei candidati, il votante potrà esprimere un numero progressivo per indicare le propria preferenza (1 per esempio è il preferito, e così via). La strada sembra ormai segnata dopo le esperienze raccolte nel capoluogo lombardo e in quello piemontese, valutate dai meetup «positivamente». E che oltretutto hanno visto uscire vincitrici due donne.

Al di là delle elezioni comunali, Fico, ieri, incalzato sul caso Rai, è tornato sul tema: «La Rai è un'azienda vecchia che non riesce a rinnovarsi, con giornalisti che da trent'anni fanno riferimento ai partiti». «È possibile privatizzare una parte della Rai - ha concluso il deputato grillino - ma solo dopo aver approvato una legge sul conflitto di interessi, altrimenti persone come Berlusconi o Murdoch potrebbero impossessarsene. Comunque qualche pezzo di luce alla Rai sta emergendo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA