Da qui la decisione di attuare lo sciopero della fame, poi sospeso dopo che l'assessore regionale al Lavoro, Severino Nappi, ha spiegato le ragioni della sospensione dell'incontro.
I lavoratori, 87, sono in cassa integrazione straordinaria, che finirà tra qualche mese, per fare posto alla mobilità. «Lanciamo l'ennesimo appello agli imprenditori - spiega Michele Liberti, della segreteria provinciale della Fim - affinchè rilevino uno stabilimento che ha sempre prodotto pulegge di qualità per molte case automobilistiche».