Legge Severino, Renzi ferma le manovre: «No a modifiche ad personam»

Legge Severino, Renzi ferma le manovre: «No a modifiche ad personam»
di ​Antonio Vastarelli
Mercoledì 4 Marzo 2015, 10:45 - Ultimo agg. 10:46
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«Chi di Severino ferisce, di Severino perisce» potrebbe essere il proverbio giusto per sintetizzare il vicolo cieco nel quale si è cacciato il Pd: in Campania, le primarie per il candidato presidente della Regione del centrosinistra sono state vinte dal sindaco decaduto di Salerno Vincenzo De Luca che, a causa di una condanna in primo grado ad un anno di reclusione per abuso d’ufficio, nel caso dovesse vincere le regionali, potrebbe essere dichiarato sospeso proprio in applicazione della legge Severino. Una norma che De Luca definisce «demenziale» e chiede al Parlamento di cambiare. Una norma in forza della quale, però, Silvio Berlusconi è stato dichiarato decaduto dal Senato, grazie al voto determinante dei parlamentari democratici. Una situazione che imbarazza non poco Matteo Renzi, nella doppia veste di presidente del Consiglio e segretario del Pd. Tanto che il premier (che temendo questo scenario aveva sperato che si riuscisse a trovare un candidato unitario per superare le primarie in Campania) ora potrebbe prendere le distanze dal vincitore, decidendo di fare campagna elettorale solo per il Pd, evitando l’abbraccio con De Luca, che risulterebbe molto scomodo sia politicamente che sul piano dell’immagine.



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