Mastella: «Bindi si dimetta per alterazione della democrazia»

Mastella: «Bindi si dimetta per alterazione della democrazia»
Venerdì 29 Maggio 2015, 19:14 - Ultimo agg. 19:26
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NAPOLI - «Chi a poche ore dal voto dà, senza averne alcuna potestà normativa e fuori da ogni contesto giurisdizionale, giudizi simili a sentenze, ha un solo dovere di civiltà giuridica e democratica: dimettersi».



Lo dice Clemente Mastella commentando l'inserimento del nome della moglie, Sandra Lonardo, nell'elento dei cosiddetti «impresentabili». «Al Capo dello Stato e al Presidente del Consiglio dei Ministri - aggiunge Mastella - chiedo che la giornata di domani sia utilizzata per spiegare le ragioni di chi ingiustamente è stato privato della difesa di sue prerogative costituzionali per le elezioni regionali».



«A questa teologa della moralità che combatteva nella Dc il limite dei tre mandati e poi ne ha fatti più del triplo - continua Mastella riferendosi a Rosy Bindi - per l'azione scoordinata e deprimente di oggi spero, ma il mio sperare è molto debole, per vicende interne al partito democratico, ripeto, deve rassegnare le proprie dimissioni».



«Se la signora Lonardo, che per queste vicende drammatiche che subisce, mi è più caro e con affetto chiamare signora Mastella, avesse avuto un minimo tasso di ineleggibilità e di incandidabilità - afferma Mastella - non si sarebbe presentata alle elezioni. La signora Mastella è la moglie di un ministro della Repubblica che per senso dello Stato si dimise immediatamente. Quindi dalla Bindi e dagli altri non accetto alcuna lezione di moralità».





«Se la Commissione Antimafia, facendo il suo dovere, acquisisse gli ultimi verbali che hanno determinato il commissariamento dell'ospedale di Caserta - conclude Mastella - potrebbe leggere in centinaia di intercettazioni il rapporto organico tra l'ex direttore generale e la camorra.
Rispetto a questo direttore generale mia moglie è stata accusata di operare un tentativo di concussione. Ai giudici e all'opinione pubblica la facoltà di giudicare».
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