Primarie Pd, i risultati definitivi. La denuncia di Vaccaro: «Sono state truccate come sempre»

Primarie Pd, i risultati definitivi. La denuncia di Vaccaro: «Sono state truccate come sempre»
Martedì 3 Marzo 2015, 17:24 - Ultimo agg. 23:22
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Adesso lo dicono anche i dati ufficiali: Vincenzo De Luca (Pd) ha vinto le primarie del centrosinistra in Campania con il 50,7% dei voti (77.289 in tutto) e sarà il candidato alla presidenza della Regione Campania. Andrea Cozzolino, anche lui del Pd, con 66.772 preferenze ha ottenuto il 43,8%. Al candidato socialista Marco Di Lello sono andati 8329 voti (5,5%).

I votanti sono stati in tutto 152.769; 379 le schede nulle.

I dati sono stati certificati oggi dalla commissione per le primarie.

Ma le polemiche non si placano. «Sono state primarie truccate come sempre». La denuncia viene da Guglielmo Vaccaro, deputato del Pd autosospesosi in polemica con il partito che ha dato il via libera alla celebrazione delle primarie in Campania e acerrimo oppositore di Vincenzo De Luca. Intervistato da Radio 24, dove è intervenuto alla trasmissione 'La Zanzara', Vaccaro ha tirato in ballo il vincitore delle primarie campane.

«I brogli - ha detto - non li ha fatti De Luca in prima persona, ma dei professori di 'brogliologia' che appartengono alla sua area, uomini suoi sì. A Salerno e provincia hanno votato frotte di persone che sono semplicemente registrate nei seggi nel migliore dei casi, ma non ci sono mai passate. E infatti ancora una volta Salerno si afferma come capitale della partecipazione democratica».

Cosa sia successo Vaccaro lo spiega cosi': «Orologio alla mano - ha detto - se un seggio è aperto 12 ore, in tutto fanno 720 minuti. Se poi si dichiara che sono passati più di mille elettori c'è qualcosa che non quadra, perché doveva esserci una fila perenne per 12 ore senza mai sosta con persone che votano al ritmo di 35 - 40 secondi l'uno. Ci sono stati finti elettori, questo è chiaro. Piovono i ricorsi, ma non andranno lontano perché non troveranno nemmeno le schede. In Campania per fare un broglio cambiano direttamente i verbali, mica usano le schede finte. Col piffero che tutti siamo con De Luca», dice Vaccaro che si rivolge al segretario del suo partito Matteo Renzi.

«Saviano - dice Vaccaro - aveva assolutamente ragione. Renzi deve commissariare il partito e indicare un nuovo candidato. Se non lo fa me ne vado dal Pd e poi quando ci sarà il fallimento vado via dall'Italia. Ma non voglio pensare che il segretario e presidente del Consiglio presenti un candidato condannato quando non più di un anno fa abbiamo chiesto a un ministro, la Idem, di dimettersi per una multa non pagata. Renzi ci dica se vuole portare il partito su questa nuova direzione, ma non è più il mio partito. C'è da vergognarsi, perché abbiamo una condanna e bisogna rispettare gli esiti di un processo. Che vogliono fare, una legge ad personam per De Luca? Abbiamo chiesto per anni a persone con avvisi di garanzia di allontanarsi dalla vita pubblica e cosa facciamo adesso nella regione principale del Mezzogiorno dove padroneggiano i poteri criminali? Candidiamo un condannato? Ma questa è una cosa vergognosa».