Regione, via libera alla legge anti-fannulloni

Regione, via libera alla legge anti-fannulloni
di Gerardo Ausiello
Sabato 3 Ottobre 2015, 08:21 - Ultimo agg. 10:18
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Procedure più snelle, tempi certi e sanzioni per dirigenti e funzionari «fannulloni». Sono i capisaldi della legge sulla sburocratizzazione approvata ieri, che ha scatenato la bagarre in Consiglio regionale. Alle accuse di «legge truffa» lanciate dal centrodestra, la maggioranza risponde parlando di «norme che faranno da volano per l’economia della Campania».



Tempi certi

I procedimenti amministrativi di competenza della Regione non potranno superare i 90 giorni. Sarà la giunta De Luca, con un regolamento ad hoc che dovrà essere varato entro dicembre, a stabilire con precisione i termini delle singole pratiche. Le uniche deroghe riguarderanno i casi particolarmente complessi, che comunque dovranno essere risolti in 180 giorni.



Niente doppioni

Gli uffici della Regione sono tenuti ad acquisire d’ufficio e in modalità telematica i documenti necessari già in loro possesso o reperibili presso altre amministrazioni pubbliche. In questo modo, è il ragionamento del governatore Vincenzo De Luca, cittadini e imprenditori non saranno più costretti a presentare agli uffici atti e certificati che l’ente può procurarsi direttamente.



Sprint sulle procedure

Tutti i permessi e i nulla osta sono sostituiti dalla segnalazione certificata di inizio attività (Scia) e, nelle istanze più semplici, dalla segnalazione di inizio attività (Sia). Nelle intenzioni della maggioranza ciò dovrebbe incidere positivamente sugli iter burocratici, semplificandoli e accelerandoli.



Silenzio assenso

A introdurlo è l’articolo 16. Fermo restando il rispetto degli obblighi comunitari o definiti dalle leggi statali, nei procedimenti disciplinati da leggi regionali il silenzio della Regione equivale a provvedimento di accoglimento della domanda senza necessità di ulteriori istanze o diffide.



Sinergie

Per raccordare le istanze e i bisogni delle organizzazioni produttive della Campania con le azioni della Regione è istituito presso la giunta il tavolo tecnico di coordinamento per la semplificazione. Presieduto da De Luca o da un suo delegato, il tavolo sarà composto dal presidente della commissione competente, da due esperti designati dal governatore e da un delegato per ogni associazione di categoria.



Sanzioni ai «fannulloni»

È uno dei punti del testo che ha suscitato la reazione delle opposizioni e le perplessità della Cgil. Il contestato articolo 11 stabilisce che «in caso di mancato rispetto del termine di 90 giorni non riconducibile a gravi, documentati e giustificati motivi, e in caso di violazione del divieto di richiesta di ulteriori documenti, al dirigente o al funzionario responsabile del procedimento non è attribuito totalmente o parzialmente il trattamento economico accessorio o l’indennità di risultato». L’intensità della sanzione dipenderà dalla gravità o dalla reiterazione della violazione.



Utilità e costi

Per stabilire quali siano i costi e gli effetti delle norme proposte sulle attività dei cittadini e delle imprese la Regione ha istituito controlli preventivi e successivi con l’analisi di impatto della regolazione (Air) e la verifica di impatto della regolazione (Vir). L’obiettivo è accertare se una legge che si intende approvare sia utile o meno e se comporti spese eccessive o sostenibili per l’ente. Una volta definiti con precisione questi parametri, si potrà decidere se completare l’iter di approvazione di una legge o se accantonarla.



I superesperti

Per coordinare tali attività l’ente ha istituito il Nucleo per il supporto e l’analisi della regolamentazione, composto al massimo da tre esperti «con comprovata esperienza nella redazione, analisi e istruttoria dei testi normativi, nella rilevazione della fattibilità economica, nell’analisi statistica, economica e giuridica». Il centrodestra non ci sta e condanna la scelta dei tre consulenti, che «costeranno 250mila euro». Immediata la replica del capogruppo del Pd Mario Casillo: «I 250mila euro sono legati ai costi di funzionamento della legge, non ai consulenti».



Imprese artigiane

Un’operazione di semplificazione specifica riguarda le imprese artigiane. Dal primo gennaio 2016 l’Albo delle imprese artigiane è soppresso ed è sostituito dal Registro delle imprese. Soppresse, entro febbraio 2016, anche le commissioni provinciali e regionale per l’artigianato.



Sportello unico

Come hanno già fatto alcuni Comuni (De Luca ha citato l’esperienza «positiva» del Comune di Salerno) anche l’amministrazione campana si doterà dello Sportello unico regionale per le attività produttive (Surap). Perché questa scelta? Servirà, si legge nel testo, a «semplificare la vita produttiva dei cittadini» e a rendere «concretamente possibile l’apertura di una nuova impresa in tempi certi e brevi».



La sfida sulla trasparenza

Sul sito istituzionale della Regione verrà pubblicato ogni atto e provvedimento amministrativo con la relativa modulistica.
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