Pompei, pronto il piano sicurezza per accogliere Francesco

Pompei, pronto il piano sicurezza per accogliere Francesco
di Susy Malafronte
Giovedì 12 Marzo 2015, 09:01 - Ultimo agg. 09:37
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Pompei. Nell'attesa di Papa Francesco la città non andrà a dormire. Man mano che i fedeli arriveranno ai piedi della basilica si riuniranno in preghiera già da venerdì sera, vigilia della visita Pastorale di sabato 21 marzo. La città sarà blindata e il centro sarà interdetto alle auto. Entro le sei del mattino tutti i fedeli dovranno essere in postazione nei varchi assegnati al pubblico.



Le aree di parcheggio e le zone vietate al traffico veicolare saranno rese note attraverso le ordinanze che il sindaco Ferdinando Uliano firmerà tra qualche giorno, dopo che la Prefettura di Napoli avrà disposto gli ultimi accorgimenti al piano di sicurezza. L'emozione dell'attesa, di quella che rappresenta la quarta vista di un Pontefice – nessuna altra città può vantare tale primato - e l'atterraggio di buon mattino dell'elicottero, con a bordo il Santo Padre, non farà dormire i fedeli e tutte le persone (in particolare il clero e le forze dell'ordine) coinvolte nell'organizzazione. La visita di Papa Bergoglio pellegrino di Maria avrà inizio alle 8.



L'elicottero, con i colori vaticani, atterrerà nell'area meeting, alle spalle del santuario. Il Pontefice lascerà la città della “Regina del Rosario” alle 8 e 40. Sarà, dunque, una visita lampo, ma intensa, quella che Papa Francesco farà alla città mariana. Severissime saranno le misure di sicurezza a protezione del Pontefice, anche alla luce delle minacce rivolte al Santo Padre dall'Isis. Tutti i tombini presenti nell'area perimetrale del tragitto che Papa Francesco percorrerà saranno sottoposti a bonifica 48 ore prima del giorno della visita pastorale e poi saldati.



Tutti i contenitori presenti sui marciapiedi intorno all'area protetta saranno rimossi. Circa 50 tiratori scelti, appartenenti alla forse dell'ordine, stazioneranno sui tetti degli edifici che circondano la piazza Bartolo Longo, dove il Santo Padre stabilirà un contatto visivo e fisico con i fedeli. Il perimetro esterno del sagrato sarà suddiviso in settori, i cui varchi saranno presidiati da poliziotti, carabinieri e finanzieri. Prima di arrivare nella piazza del santuario ogni singolo fedele sarà controllato con il metal detector. Chi entrerà nel perimetro blindato, una volta superato il controllo, non potrà più uscirne, fino a quando l'elicottero con a bordo Papa Francesco non avrà lasciato il suolo pompeiano. “Il Santo Padre ci dice che la fede dobbiamo metterla in pratica attraverso la carità.



Qui a Pompei, Papa Francesco, la carità la toccherà con mano attraverso tutte le opere di accoglienza fondate dal Beato Bartolo Longo”. Sono parole cariche di fede e di speranza quelle pronunciate dall'arcivescovo e prelato di Pompei, monsignor Tommaso Caputo, in attesa nella visita Pastorale del 21 marzo. La chiesa mariana attualmente ha regalato la speranza di una vita migliore a persone in difficoltà dai 2 mesi ai 90 anni. Gli ultimi ad arrivare nella grande famiglia del santuario sono 4 madri, con i propri figli, arrivati dall'Africa sui barconi della speranza.



Nel santuario di “pietra” Papa Bergoglio troverà ad attenderlo l'altro santuario, quello della carità. Ai piedi dell'altare maggiore, al suo fianco, nella preghiera silenziosa alla Beata Vergine del Santissimo Rosario ci saranno tutte le persone che, quotidianamente, sono assistite dalle opere di carità fondate dal Beato Bartolo Longo. Monsignor Caputo, in occasione della conferenza stampa di ufficializzazione del programma della visita pastorale, che si è tenuta ieri al primo piano della basilica, ha annunciato che una delle opere di carità del santuario sarà intitolata al Santo Padre. Con ogni probabilità sarà, proprio, la mensa dei poveri che ogni giorno offre pasti caldi, in piatti di ceramica, a 110 persone.